Recensione “Petali d’inchiostro” di Roberto Notte e Marina Bordignon

 

Sette giorni. Una fiamma che non ha mai smesso di ardere. Un bacio che potrebbe cambiare tutto.
Leonardo Arca è uno scrittore di successo, ma il peso della fama e una crisi creativa lo portano a chiudersi in un’esistenza apatica nella sua villa sulla costa dell’Argentario.
Margherita Baroni, giovane autrice emergente Italo-spagnola, ha sempre sognato di vivere di scrittura, quindi, quando riceve l’offerta per un imperdibile contratto editoriale in Italia, non esita a tornare. Quello che ignora è che l’occasione è stata orchestrata proprio da Leonardo, l’uomo che un tempo era il suo migliore amico e che lei segretamente ha amato per anni.
In una settimana scandita da scrittura frenetica, risate, provocazioni e ricordi del passato, tra i due riaffiora un’intesa speciale caratterizzata dalla passione per le parole, il mare e il cibo. La ritrovata complicità, però, viene messa alla prova da Giulia, l’attraente fidanzata di Leo, e dall’ombra di Isabella, coinquilina di Marghe, che, per un fraintendimento, viene creduta la sua compagna.

Le penne di Leonardo e Margherita riusciranno a riscrivere il destino, o certe storie sono destinate a restare incompiute?

 

Che romance!! Se dovessi definirlo con una parola direi scoppiettante!

Partiamo dalla trama: l’ho trovata super ben scritta, una storia che ti trascina e ti coinvolge fin da subito.

Leo è un ragazzo apparentemente sicuro di sé, che non mostra mai le sue fragilità nemmeno all’unica migliore amica che abbia mai avuto… Marghe.

Quest’ultima, ahimè, diventa protagonista di uno dei casi più assurdi ma più comuni che esista, ossia innamorarsi del proprio migliore amico.

Marghe, però, non riesce a fidarsi e a lasciarsi andare, pur di non soffrire di nuovo fugge in balia delle sue innumerevoli emozioni contrastanti.

L’ambientazione è stupenda, è un luogo poetico, semplice ma attrattivo.

I due protagonisti, con le loro marcate sfumature caratteriali, vi faranno vivere una delle storie più sofferte ma sicuramente più vere e uniche.

Che altro dire? Vi consiglio questa lettura che profuma di pathos perché vi lascerà sicuramente delle buone sensazioni.

 

Lucia

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