Recensione “Perdutamente tuo” di Benedetta Cipriano

 

 

 

Talitha Moore è una giovane scrittrice alla ricerca disperata dell’immagine giusta per la copertina del suo nuovo romanzo, la trova sul profilo Instagram di un fotografo newyorkese e decide di volerla a tutti i costi.

Christopher Aiden Baker, però, non vuole vendergliela, così, prova in tutti i modi a dissuaderla, ma Talitha non ha alcuna intenzione di mollare: desidera fortemente quell’immagine.

Tra i due inizia così un botta e risposta, che diventa ogni giorno più audace, fino a trasformarsi in una vera e propria attrazione.

Possono due persone invaghirsi perdutamente, senza essersi mai viste prima?

Possono due sconosciuti donarsi a vicenda parte dei loro cuori, solamente attraverso le parole?

E se Talitha stesse mentendo?

E se Christopher stesse nascondendo qualcosa?

Perdutamente tuo è una storia sensuale e travolgente.

L’incontro inaspettato tra due mondi diversi, che, scontrandosi, si fondono in una sola anima.

Una foto, una cover, una scrittrice e un fotografo e mille problemi.

Il nuovo binomio Cipriano-Bonizzi è una dolce sinfonia di parole.

Dolcezza, amore e passione.

Avete presente il film C’è posta per te? Lo scambio di e-mail e la conoscenza attraverso le parole, ecco. in questo libro inizia tutto così, una bella foto su Instagram, la scelta della cover, il misterioso ragazzo che si cela in quello scatto e l’inizio di una diatriba su pagine e pagine di e-mail. Risultato? Ci innamoreremo di loro, delle loro paure, di quel secondo posto nella vita e di quel risultato tanto agognato.

Una tacita asta al miglior offerente e quel viso misterioso sarà suo.

Un fotografo che nasconde molto e anche il cuore, una vita messa in stand-by e la possibilità di riscatto.

Una collisione di anime spezzate la loro, due pezzi che coincidono in un unico grande pezzo, come un puzzle… Loro.

Lei, la ragazza del Maine, lui, il fotografo di New York. Lei autrice di romanzi rosa troppo soft, lui maestro di scatti anche osé, dove non si mette a nudo solo il corpo ma anche l’anima.

Lei, la ragazza abbandonata dalla madre: “Sono la figlia di una madre che non è mai stata tale… Sono la donna fatta a pezzi dalla vita, ma abbastanza forte di sperare ancora nel lieto fine… Sono la bambina che cade e la donna che si rialza… Son la bambina che sogna il principe azzurro e la donna che vuole difendersi da sola.”

Lei, la sua Piccola Ossessione.

Per Aspera ad astra… Attraverso le asperità, sino alle stelle.

“Perché quando l’altra parte del tuo cuore cuore ti chiama, l’unica cosa che puoi fare è rispondere.”

Perché l’amore riempie quei vuoti lasciati tali da troppo tempo.

Perché l’amore non è solo guardare, ma soprattutto vedere.

E infine… “Siamo quella storia che non è stata ancora scritta.”

Che dire? Il romanzo mi ha lasciato sensazioni piacevoli, tra difficoltà, qualche piccolo colpo di scena e soprattutto tanta dolcezza, questo libro merita sicuramente il podio della settimana.

firma Claudia

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