Recensione “Per sempre draghi e contenti – Serie Here Be Dragons #1” di Lousia Masters

 

Promemoria per me: un drago perde le scaglie ma non il vizio… perché ne troverà sempre uno nuovo.
Dopo mezzo secolo di caos, dimettermi dalla direzione del Governo della Comunità delle Creature è stato una benedizione. Basta scherzi da parte dei segugi infernali. Basta demoni sgarbati che pretendono la mia attenzione. Basta blandire i ricchi affinché donino denaro per sostenere la comunità. Soltanto pace, mentre evito il mio dispotico padre e cerco di capire quali saranno i miei prossimi passi.
Anche se… forse tre anni di pace sono sufficienti. Potrei persino iniziare… ad annoiarmi. Un drago adolescente che si schianta sul capanno del mio padrone di casa è esattamente il tipo di emozione di cui ho bisogno, soprattutto quando conduce il capo della sua specie alla mia porta.
Brandt. Prima Ala di tutti i draghi, affascinante, sexy e… leggermente squilibrato. Non ci mette molto a convincermi ad abbandonare la solitudine e passare del tempo a conoscerlo. È difficile preoccuparsi del futuro quando ho un drago tutto mio con cui “giocare”. Evviva le cavalcate sui draghi nudi!
Ma Brandt è il capo del suo popolo, sempre a disposizione per tutti loro, mentre io mi sono lasciato alle spalle quella parte della mia vita. Inoltre, mio padre insiste che io compia il mio dovere verso la famiglia trovandomi un impiego fisso e “contraendo un buon matrimonio”. Non è quello che voglio, ma avere la responsabilità di un gruppo di creature che volano, soffiano fuoco e potrebbero letteralmente schiacciarmi sotto le zampe sarebbe una sfida enorme, soprattutto perché Brandt è piuttosto rilassato con le regole.
Dipende tutto da quanto voglio il mio “per sempre draghi e contenti”.

 

Il primo approccio a questo romanzo è stato carino e divertente, ma poi mi ha deluso.

È un fantasy spicy mm che vede Percy, mutaforma felino, incontrare dopo tanto tempo un ex collega, Brandt, un affascinante drago Prima Ala.

Percy ha ricoperto il ruolo prestigioso di Lucifero quindi ci si potrebbe aspettare un personaggio tutto d’un pezzo, ma al cospetto del bel drago si trasformerà in una ragazzina ai primi bollori.

La storia si svolge sulla terra dopo che gli esseri magici hanno dovuto abbandonare la loro dimensione e si ritrovano a convivere, defilati, insieme agli umani.

Manca un po’ di coerenza a questa storia, sinceramente, non che mi aspettassi chissà quale profondità da un titolo simile, ma tutti i personaggi, che dovrebbero essere emblema di forza e potenza, sono invece di scarso spessore e mentalmente a livello delle scuole medie, fra risatine imbarazzate e battutine a doppio senso.
Anche la narrazione è prolissa, troppi dialoghi, troppe situazioni dilungate. Se non fosse per qualche battuta carina che fa sorridere lo avrei già mollato nemmeno a metà.

Non ci sono colpi di scena, nulla che tenga sospesi, quindi sostanzialmente “piatto” a livello emozionale, nemmeno le scene spicy sono particolarmente coinvolgenti.

Probabilmente non sono compatibile col trash, quindi questo è stato il mio primo e ultimo esperimento sul genere.

 

Anna

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