Recensione “Per salvare Jason” di K.C. Wells

 

Quando a David Merrow viene assegnato il compito di trovare un rifugio per senzatetto, così che la sua compagnia possa migliorare la propria immagine, si rende conto di aver bisogno di aiuto. David si rivolge a Jason Garton, il proprietario della caffetteria dove si reca ogni mattina. È strano che gli ci sia voluto tanto per accorgersi di tutto il cibo e le bevande che Jason regala ai senzatetto: finora Jason è stato quasi invisibile, ma più David impara a conoscerlo, più lui lo intriga. C’è qualcosa in quell’uomo altruista e solitario che attira David, e quella che comincia come una collaborazione tra i due, diventerà qualcosa di più.

 

Carino – ma non di più – questo breve romanzo natalizio. Sì, lo so che è luglio, ma a me piace leggerli tutto l’anno.

David deve cercare un’associazione benefica che aiuta i barboni, perché il suo capo vuole far vedere che la sua azienda fa anche volontariato e si impegna nel sociale. Il caso vuole che il nostro protagonista trovi la soluzione alla sua ricerca nel bar dove va di solito, in cui il proprietario, Jason, dona la colazione ad alcuni barboni “di fiducia”. Da qui nasce una conoscenza, che diventa amicizia e poi qualcos’altro.

Mi è piaciuto perché è una bella storia d’amore, semplice, lineare, senza intoppi, delicata e naturale. Mi è piaciuta la storia di Jason, intensa e reale.

Non ho apprezzato il fatto che non si sia parlato di più della “Helping Hands”, l’associazione intorno a cui David decide di fare pubblicità per la sua azienda.

Si da’ peso al volontariato che i protagonisti fanno da “Helping Hands”, ma non si parla affatto di quello che fanno, di come va la pubblicità, di cosa succede davvero lì. So che non era il fulcro del romanzo, ma due paroline in più avrei voluto leggerle.

In linea di massima questo libro mi è piaciuto ma l’ho visto un po’ piatto e non mi ha suscitato troppe emozioni, pur essendo scritto bene. Inoltre, non ho capito cosa c’entra il titolo con il libro…

 

firma Claudia

ELEONORA

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