Recensione “Offside” di Juliana Stone

 

 

 

Quando il fenomeno dell’hockey Billie-Jo Barker torna a casa e decide di giocare nel piccolo torneo locale del venerdì sera, nella cittadina di New Waterford si scatena l’inferno. Non perché venga messo in dubbio il talento di Billie, ma perché è una donna. E, nonostante i tempi moderni, qualcuno dei ragazzi del luogo ha ancora problemi a lasciare che una ragazza entri in uno spazio riservato agli uomini.
Sin da subito, Billie si trova al centro di una piccola battaglia dei sessi, dove ognuno sceglie la parte dove stare. Le sue sorelle. I suoi concittadini. I suoi amici. Eppure, l’unica persona di cui le importerebbe l’opinione non sembra granché interessata. Logan Forest, l’uomo che le ha spezzato il cuore quando aveva diciotto anni, lo stesso uomo con cui ora condivide la panchina della squadra di hockey ogni venerdì sera.
Billie-Jo Barker ha molto da dimostrare e, sebbene non abbia problemi a segnare sul ghiaccio, si domanda se riuscirà a fare gol anche nel cuore dell’uomo dei suoi sogni.

Uno sport diverso, non il solito football e le belle ed impossibili della situazione.

Qui siamo sul ghiaccio, questa volta la più sportiva è lei. Un ritorno alle origini, nella sua città natale e l’incontro con la sua prima volta, il suo amore di adolescente.

“Logan Forest. Alto, moro, bello come il peccato. Logan Forest. Come il buon vino, Logan era soltanto migliorato negli anni… Era come una droga. La droga della virilità, totalmente maschia, sexy come il peccato.”

Logan, che non l’ha mai vista come una possibile conquista ma solo la gemellina del suo flirt, lei, che l’ha ingannato solo per aver un ricordo di lui negli anni.

Una storia che si sviluppa lentamente, ma che non manca di far prendere qualche colpo ben assestato al cuore.

Mi è piaciuto? Sì, dopo letture abbastanza semplici e piuttosto piatte, ecco che questa lettura mi ribalta.

Il primo amore ha sempre un certo fascino, lo sport da contorno e due protagonisti la cui attrazione si respira nell’aria a distanza di chilometri.

L’epilogo? Da infarto, un colpo alla testa, minuti che passano lentamente, un amore non dichiarato, ed una bugia ancora da perdonare.

firma Claudia

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