Recensione “O’ Russo” di Jd Hurt

 

Da bambino le torture della mia famiglia mi hanno amputato il cuore. Sono rimasto con una mente in disordine e due mani buone solo a uccidere.

Napoli è la città giusta per un mostro come me: sole che sbatte sui tetti, buio che rimbomba nei vicoli.

Io sono Kolya Sobolev, meglio detto O’ Russo.

Finalmente ho trovato su chi sfogare l’oscurità che mi porto dentro.

Lei è un fuoco bugiardo.

Purtroppo è qualcosa con cui voglio bruciarmi.

 

 

Da bambina ho dovuto scegliere la Camorra per salvare chi amo. Ora sono un’affiliata.

Mi chiamo Mariarca Maisto; il mio regno e la mia prigione è Secondigliano. Per diventare una donna libera devo fottere O’ Russo, peccato che la mia anima mi gridi contro.

Saprò farla tacere e scegliere ciò che è giusto per me?

 

Io amo questa autrice il suo stile cruento, rude e selvaggio.

Senza mezzi termini, senza giri di parole, difficile da digerire, troppo atroce e sanguinoso; ci sono violenze, droga, assassinii, e noi balliamo su corpi e sangue e ci divertiamo pure.

In tutto questo sboccia l’amore, perché quel sentimento così potente, così immenso trova radici anche nella terra arida e dove l’amore non è contemplato né tanto meno sognato, eppure esiste.

“Sei l’ennesimo demonio in un paradiso abitato da diavoli. Mi chiamano O’Russo.”

O’ Russo è il primo volume della Camorra Tales. Si tratta di un dark – mafia – suspense – age gap – romance. O’ Russo è un personaggio nato nella Honorable Men Series e da lì l’autrice ha creato questa serie.

Abbiamo amato e odiato i personaggi della precedente serie e con questa già l’antipasto appena servito ci ha fatto capire che non sarà da meno.

L’autrice tra le note ci dice che il libro è nato a seguito di una sua lettura: Gomorra e le idee hanno fatto il resto.

Sfodera un linguaggio scurrile, sporco ma tutto è magistralmente inserito nel romanzo.

Ho letto tutto di lei dalla prima parola “Le dediche” alle note e ringraziamenti, leggerei anche la lista della spesa di questa autrice e sicuramente non sarà una cosa semplice, non oso immaginare cosa scriverebbe.

Tra rapimenti, catture, resa dei conti, la JD Hurt ci porterà il sangue al cervello, con un infarto in corso ci avventureremo in quella terra bruciata.

“L’amore è come il lampo, non si sa dove nasce e dove colpirà. Ma sai che ti illuminerà così tanto da annebbiare i tuoi sensi e annichilire gli altri.”

Insieme sono esplosivi.

“Sei la mia dannatissima occasione. – Per cosa? – Per vedere se toccare qualcosa di così bello rende il mio animo meno mostruoso, oppure anche il fascino non fa aumentare la miseria che mi porto dentro.”

“Somigli al principe azzurro, ma non ho mai sognato uno come te. Sei esattamente il contrario dei miei progetti… Dopo una vita d’affanno tu hai restituito il battito al mio cuore.”

L’autrice ci porta all’epilogo e solo alla fine scopre i suoi assi nelle maniche, avremo la resa dei conti, scopriremo tutte le relazioni, le parentele, le bugie.

Resteremo lì esterrefatti e sorpresi ad ogni scoperta.

“Né con te, né senza di te.”

Sladen’kyn moy

 

 

Anna

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