Recensione “Number 8” di Alessia D’Ambrosio

 

 

 

Nel rugby, ogni giocatore ha un numero che definisce il proprio ruolo. Tranne l’otto, lui è semplicemente il Numero 8. Questa è la mia fede, la mia sola religione. Amo il rugby più della mia stessa vita e ho sete di vittoria e di riscatto.

Ho solo un piccolo problema: Lei, con i suoi due occhi azzurri e il sorriso più ingenuo mai visto sulla faccia della terra. In un secondo ha preso le mie convinzioni, le mie certezze e tutta la mia determinazione, poi, sotto il mio sguardo impotente, gli ha dato fuoco. Mi ripeto spesso che devo darmi una scrollata e andare avanti ma lei, Lucy Collins, mi conquista e mi trascina fuori rotta.

Il mio nome è Daniel Wilson, sono il Numero 8 dei Saracens e non ho alcuna intenzione di farmi schiacciare da una ragazzina.

Non so da dove iniziare. Avevo comprato questo libro molto tempo fa, ma non so perchè avevo messo da parte l’inizio della lettura, rimandola per altre più “urgenti”. Finalmente sono riuscita a recuperare qualche lettura e questa la ritenevo una delle prime da recuperare.

Sapete una cosa? Mi sono strapentita di non averla letta prima.

Uno sport romance d’eccezione, una storia d’amore da tramandare negli annali, due personaggi che mi hanno dato molto.

La scrittura di Alessia è impeccabile e con maestria riesce a trasportare i lettori dentro la scena, in quella storia così travagliata, scostante ed emozionante.

“L’amore è così. Non c’è mai giusto o sbagliato, è tutto talmente confuso da essere perfettamente lineare.”

Avete presente il film “Harry ti presento Sally?”, perfetto. E la scena dell’orgasmo interpretata da Meg Ryan? Bene. Inizia così la piccola avventura tra il pluripremiato e affidale Rugbista Daniel e la cameriera Lucy.

E allora che c’entra il film? Beh lo scoprirete tranquilli, intanto l’avventura inizia con un finto, da cui ne consegue un vero orgasmo e poi…

Ok, sto farneticando!

Lasciamo da parte il sesso, nei romance è d’obbligo, ma qui non è la solita sveltina, nè una notte di passione, ma una prova tecnica, un mezzo per arrivare al fine e… Stop non dico altro.

La loro storia è stata fenomenale, mi ha colpito la differenza d’età, la differenza degli interessi, lavori e ambizioni diverse, eppure il cuore batte all’unisono… Un solo ed unico battito per due cuori differenti.

Il numero Otto dei Saracens, promettente “Lucy mi è entrata nella testa e ha messo tutto sottosopra.”

Lucy e “Lui con il suo corpo possente e il carattere ingombrante copre tutto e tutti e si ruba tutta la scena. Sparisci dalla mia mente, Daniel Wilson. Non azzardarti a incasinarmi.”

Ma i casini saranno dietro l’angolo. Inutile la differenza d’età come ostacolo, i fratelli sempre pronti a farlo cedere, il suo essere scostante agli allenamenti, la vittoria sempre più lontana e i bravi-perfetti ragazzi che non vengono presi in considerazione.

“La persona sbagliata nel momento peggiore.” La piccola Lulù, fragile ragazzina inesperta capitata per puro caso quando proprio lui deve uscire vincente ma non nell’amore.

“Io sono un ostacolo? – Tu sei l’imprevisto che non avevo messo in conto.”

L’amore puro e semplice imprevisto in una vita fatta di certezze, di vittorie… una vita con un futuro prestabilito e l’amore che incasina, che si contrappone, che si insinua, che fa impazzire, che devia le priorità, che confonde la meta.

E poi c’è nonna Prou, unica, inimitabile, genuina, un pò folle, forse troppo folle, vecchia pazza.

Una favola diversa… La piccola principessa e uno stronzo qualunque.

“Tu non hai idea di come mi hai sconvolto la vita. Di come mi hai reso fragile e instabile. Con te mi sento vivo, con le emozioni in subbuglio.”

Letto e terminato a notte fonda… stare attaccata alle pagine e scoprire se lei sarà lì ad attenderlo e lui sarà lì a cercarla.

“Qualunque cosa accada, non smettere mai di aspettarmi, perchè in un modo o nell’altro, ti verrò sempre a prendere.”

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