Recensione “Non Sei Solo” di R. Phoenix & T.N. Nova

 

 

 

Nessuno rimane.

Dylan Dosi, front-man di una famosa rock band, combatte con i suoi demoni personali: una battaglia interiore delle proporzioni di un uragano, che minaccia di spazzarlo via in ogni momento. Diffidente, sempre attento a ciò che lo circonda e costantemente in bilico, tiene le persone a distanza cercando di far sembrare che vada tutto bene.

Oswald “Oz” Walter è un graphic designer che cerca di domare la propria tempesta: una che gli fa cambiare umore inaspettatamente. Come un elastico tirato, pronto a scattare alla prima vibrazione, Oz non si lascia avvicinare dalle persone, nonostante desideri la loro compagnia con la stessa intensità con cui la teme.

Con una percezione diversa della realtà, possono Dylan e Oz imparare a fidarsi l’uno dell’altro? Oppure cadranno preda della loro stessa mente e, ancora una volta, si ritroveranno da soli?

*** Questo libro contiene descrizioni realistiche di malattie mentali, BDSM e di dinamiche D/s.

 

 

 

Hi lettrici e lettori Sale e Pepe 

Oggi vi porto una recensione che va “al di là” del libro stesso e che vuole essere una spinta a conoscere meglio certe realtà, ovvero quelle delle malattie mentali. 

“Non sei solo” è un libro che parla d’amore (non solo), la storia non è complicata, anzi, ha una trama semplice che si sviluppa in poche pagine, ma la cosa importante è il messaggio dietro tutto, entrambi i protagonisti, pur essendo totalmente diversi, soffrono di malattie mentali, la differenza tra loro è ulteriore doloroso monito che la malattia, in qualsiasi forma, non risparmia nessuno. 

Il libro inizia con una nota speciale da parte delle due autrici verso coloro che stanno combattendo con questi problemi . 

E dice così: 

“Combattere contro i problemi descritti in questo libro è spesso una lotta solitaria. È facile dire che non deve esserlo, ma cercare aiuto può essere difficile, se non impossibile. Ci sono persone a cui importa di voi, e che farebbero tutto ciò che è in loro potere per aiutarvi. Anche se non sanno cosa dire, possono ricordarvi che siete amati. Non siete mai da soli. C’è sempre una tempesta prima dell’arcobaleno, e la pioggia si placherà presto. Con amore, Terri & Raissa”

 

Penso che questa sia stata una delle dediche più belle che io abbia mai trovato in un libro e che queste siano le perfette parole per descrivere anche cosa ho provato leggendo, ovvero la sensazione di essere circondata da  un caldo abbraccio e che una mano tesa mi stesse aspettando, ho percepito l’affetto, non solo tra due protagonisti ma anche quello delle autrici verso noi lettori. 

Ora vi parlo un po’ dei due protagonisti, Oz e Dylan sono due personaggi spezzati, che hanno grandi difficoltà, Dylan forse riesce a nasconderle meglio , ma non per questo ciò che prova  è meno doloroso e terrificante rispetto a quello che sente Oz. 

Nel tempo hanno entrambi costruito dei muri e dei meccanismi di difesa che tengono lontani tutti dal “problema”, che non è solo la paura di farsi male, ma anche di far del male a chi gli sta accanto paura che si trasforma in odio verso se stessi e verso le proprie difficoltà. 

Tutti noi desideriamo qualcuno che “ci veda”, che veda chi siamo veramente, ma per chi soffre di una malattia mentale è ancora più difficile trovare qualcuno che ci riesca.

 convivere con la depressione, il dpts, l’ansia e gli attacchi di panico, o qualsiasi altro problema legato alla salute mentale, non è facile e rapportarsi con gli altri facendolo è ancora più complicato. 

Spesso proprio perché chi ne soffre si nasconde, per paura sì, ma anche, come dicevo, perché questi tentano proteggere e proteggersi. 

“L’idea era stata rifiutata da quella parte del suo subconscio che prendeva seriamente il fatto di doversi proteggere. Allo stesso tempo, ce ne era un’altra che stava affogando nella solitudine, desiderando che almeno una persona superasse i suoi episodi e la sua ansia e i suoi momenti e solo… lo vedesse. Lui.”

Il modo in cui Dylan e Oz riescono a “spingersi” l’un l’altro verso la superficie, standosi anche solo  semplicemente accanto è bellissimo e la nota bdsm che le autrici hanno inserito da quel tocco di sensualità che rende il tutto  speciale, stemperando la cupezza e la nota di tristezza data dalle sensazione più profonde dei protagonisti 

Credo che questo libro sia una coccola e allo stesso tempo un enorme grido per attirare l’attenzione su un tema tanto delicato e spesso sottovalutato. 

Lettura super consigliata, che si legge velocemente ma ti lascia dentro una sensazione di calore e  una rinnovata forza.

 

PAYNE

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