Recensione “Non avevo gli occhi azzurri” di Catrinel Marlon

 

 

 

 

Catrinel Marlon, prima di essere scoperta per puro caso a sedici anni da uno scout di modelle, è cresciuta a Iași, città rumena al confine con la Moldavia. Nata a metà degli anni ’80, e ancora bambina nel periodo immediatamente successivo alla morte di Ceaușescu, Catrinel trascorre l’infanzia e l’adolescenza in un ambiente semi-rurale, in una città di provincia, con la mamma, il papà e la sorella di qualche anno più piccola. I genitori, entrambi ex campioni di atletica, non se la passano bene e le conseguenze di un Paese in crisi economica e politica si riflettono anche sulle vicende familiari. I soldi scarseggiano, tanto che a volte non bastano neppure per mangiare. Catrinel, tuttavia, è una ragazzina sveglia e impara ben presto a cavarsela con quel poco che ha a disposizione. Lo sport è la sua grande passione, si allena giorno e notte, ma il destino ha in mente per lei altre luci e riflettori…

Una sorta di diario della vita della modella Catrinel, dalla sua infanzia, fatta di ricordi felici e di vicende sgradevoli, il suo rapporto con i genitori, la sua terra di origine, la crisi economica vista dagli occhi di una bambina alla sua vita sul red carpet.

E’ un inno alla donna. Dapprima bambina a ragazza testarda, capace, caparbia, ostinata a inseguire i propri sogni; sorella, figlia e mamma… infine donna.

Una donna vincente e da questo libro si evince tutta la sua forza, la sua voglia di farcela, un’icona.

Un viaggio attraverso i ricordi, un viaggio dove si evidenzia la determinazione e quel suo essere unica, distinta e forte.

Un bella lettura, una scoperta e un esempio da seguire.

 

ELEONORA

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