Recensione “Noir – Un amore proibito” di Elisa Gentile

 

 

 

 

Dall’autrice di Mi manchi, ti voglio, ti perdono
Siamo l’uno il mondo spezzato dell’altra. Amarsi è l’unica via d’uscita.

Riaprendo gli occhi, Marco non ha visto altro che l’odio. Tutto si è colorato di nero, non c’è alcuna ragione perché qualcosa possa tornare come prima: lui la odia. Gresia non ha potuto reggere quel dolore assordante al petto: tutto è cambiato, da allora e lei ha deciso di scappare senza lasciar traccia. Né un biglietto. Né un numero di telefono, solo il vuoto che sa di lei.
Lontano da Marco e da Sebastian scopre una nuova se stessa, scopre di avere ancora tanto da dare, ma scopre anche di dover combattere, lottare con tutte le sue forze per prendersi ciò che è suo: la vita. Ritrovarla è stato facile, per Sebastian: tenersela stretta, adesso, sarà la vera sfida, perché Gresia ha ancora dei segreti, perché Gresia si porta dentro il peso di tanto dolore e ha il coraggio di volerlo affrontare. Marco potrebbe essere una via d’uscita, ma se non bastasse?
Restano pochi mesi, poi pochi giorni, poche ore, e l’incantesimo si spezzerà: niente sarà mai più come prima.

Come può l’amore trasformarsi in odio? Come può l’odio essere più forte dell’amore? L’amore è uno dei più potenti sentimenti in grado di far battere il cuore e ha pure la capacità di far fermare quel cuore. Non può distruggersi e rimanere “inconsumato” ha bisogno di un altro sentimento altrettanto forte per poter vivere: l’odio.

Ecco che Marco inizia ad odiare Gresia, dopo averla amata più di ogni altra cosa al mondo, un odio in grado di consumarlo, di annientarlo.

“Eccomi, un cumulo di polvere. E non c’è modo di rimettere insieme un cazzo di niente.” “Lei semplicemente tutto quello che io ho sempre cercato nella mia vita. L’amore. Quello proibito, ma non così tanto da diventare insopportabile.” “Un niente di cui non si può fare a meno: Gresia”.

Gresia, un’escort, una donna sbagliata, una donna che ama disperatamente, una donna che si consuma per quell’amore proibito, che promette per quell’amore, che va via in nome di quell’amore. Il suo dolore per quella rinuncia entra nella pelle e ti logora il cuore, ti ferma il battito incessante, un dolore che entra fino alle ossa, e quell’amore in grado di far sperare, in grado di generare un’altra vita, una vita da proteggere. “Io ho un bisogno disperato di non aver paura”. “E’ l’unico uomo che io amerò mai, in tutta quanta la mia vita. Non per quello che mi ha dato, ma per quello che mi ha tolto: un cuore.”

E poi Sebastian, dolce, amorevole, delicato, che dona amore, un amore incondizionato, un amore senza confini, un amore che sorvola sopra le bugie, sopra i convenevoli, un amore che protegge, che lotta, che sopravvive e fa sopravvivere.

Alla fine del libro non contavo più le lacrime che mi rigavano il viso, non riuscivo più a contenere il dolore e il troppo amore. Perchè l’amore quando è troppo fa male e genera male. Sentivo il cuore smettere di battere di fronte a quell’odio, a quel dolore atroce, le lacrime che scorrevano come un fiume in piena di fronte alla scelta di Gresia, le mani strette a pugni alle parole di Marco, e uno sguardo di tenerezza per Sebastian.

“Aurora, il frutto di un amore proibito, non di uno sbaglio, non di un attimo, non di un banale movimento di bacini. Qualcosa di solamente nostro” e poi “Aspetti la parte più bella di me. Ma ti odio” parole che entrano dentro, che spezzano un cuore già logoro, che annebbiano la mente, che ti trascinano nell’oblio e vedi solo il dolore, che scavano, che ti pervade, che ti uccidono.

“Un controsenso? Si: Lei.! La mia condanna.” “Sei il mio peggior incubo, ma anche il più bel sogno di tutta quanta la mia vita… Sei la mia guerra, ma anche il solo modo per trovar pace. Sei il mio veleno, e sei l’unico antidoto”. Un amore immenso, proibito, emozioni contrastanti, fuoco e cenere, tossico e velenoso, oro e piombo, acqua e sete, carne e fame, veleno e antidoto, erba e cemento, un disegno venuto male, una fotografia sfuocata, un errore. Loro, Marco e Gresia.

Sperare quando tutto sembra perduto a quelle parole: “Perchè sappilo Gresia: io ero disposto a farmi ridurre in pezzi, pur di vivere anche solo un altro attimo del nostro amore… ed anche in mezzo all’odio, io non posso smettere di amarti, Gresia”. Sperare per poter ricominciare, per poter svuotare quel cuore pieno di odio e riempirlo di amore. Sperare e ritornare ad essere un Noi. Ma poi il destino rimescola le carte, e il dolore è proprio lì dietro l’angolo, e riattacca quel cuore malconcio, e si inizia nuovamente. Ma l’amore questa volta può davvero rinascere tra le macerie? Sarà in grado di galleggiare su tutto quel dolore?

Ed erano così Marco e Genesia, fragili, incompleti, ma perfettamente componibili insieme.

Amore contro Odio: ha vinto chi non si è mai arreso. Una delle frasi più belle di questo libro, dove lasci racchiuso il cuore e navighi leggero.

Amore e odio, dolore, lacrime, passione, proibito, tutto quello che rende protagonista il cuore, ho amato e odiato, ho sofferto e sperato, ho urlato il troppo dolore, ho cantato la speranza, ho amato incondizionatamente nella mia bella Sicilia, ho sofferto oltre… Un libro non solo da leggere ma da vivere, un amore oltre i confini, oltre l’insensato, oltre ogni ragione.

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