Recensione “Nemici” di Anna Nicoletto

 

 

 

 

 

Brillante e di una bellezza sfacciata, a ventotto anni Jackson Ward ha appena ottenuto un posto alla San Francisco State come professore associato, si gode la vita e le sue relazioni con le donne durano al massimo qualche notte. Con una sola eccezione: Casey, l’unica quasi-amica che abbia mai avuto, l’unica sfida che non riesce a vincere.

Ventiquattro anni, occhi da Bambi e nessuna grande prospettiva per il futuro, Casey Olson non ha mai eccelso in niente. Nessuno si aspetta che abbia ambizioni maggiori della gestione della lavanderia di famiglia, né che si iscriva di nascosto al college per riscattarsi e trovare la propria strada. Anche se ciò significa entrare a gamba tesa nel territorio del suo miglior nemico – e portare la loro partita decennale su un livello ben più pericoloso.

Perché Jackson è una tentazione rischiosa e Casey sa che cedere significa soccombere alla disfatta.
Ma ogni mossa di lui è un attacco frontale che annienta la distanza tra loro.
Ogni controffensiva di lei è sempre meno efficace.
La partita finale per fare scacco matto e battere il nemico è cominciata.
Ma se la sconfitta, per una volta, fosse migliore della vittoria?

Due amici, due nemici, due sfidanti di una partita chiamata vita.

Partite che si giocano e vittorie che si alternano tra i protagonisti.

Jackson e Casey, C per lui, due amici d’infanzia, due nemici da altrettanto tempo, una distanza frapposta e il loro modo così unico di stare vicini.

Una lotta interiore, un duello di battute e i battiti di cuore che segnano i matchs.

Una continua sfida, la loro, una distanza di sicurezza da non oltrepassare, divieti e limiti invalicabili, il rischio è la disfatta del cuore, la posta in gioco sono i sentimenti e Casey non può permettersi di soccombere.

Casey riesce a mettersi in gioco, riesce a mettere un punto fermo alla sua routine e sceglie di cambiare la sua vita, mettere in discussione tutto e riscattarsi degli appellativi di adolescente che da sempre l’hanno segnata. Una sfida da superare, una sfida che si impone di vincere, una sfida che richiede l’entrata nel territorio del professore Ward. Un avvicinamento che sa di controffensiva, un avvicinamento che rischia di far perdere la partita.

“Nella minuscola aula studio, mi aveva afferrato il cuore e lo aveva buttato come un gioco vecchio a cui non funziona più la batteria… Jackson mi scomponeva e mi ricomponeva. Mi faceva sentire amata senza nemmeno farlo”

Il cuore entra in campo e lì la razionalità perde ogni raziocinio, il cuore prende il comando e la ragione e i divieti si dissolvono, sentendosi come falene attirate nella luce che decreterà la loro fine.

“Che cosa stiamo facendo?… Improvvisiamo, con te è difficile pianificare. Mi costringi a giocare fuori dalle regole.”

I sentimenti non seguono le regole della logica, sono anarchici e controintuitivi, manifestati da un muscolo involontario che non segue i comandi del cervello.

L’amore non è la scienza, è come l’esplosione di una supernova nell’universo, e ci ritroviamo incapaci di descrivere cosa proviamo nel vedere quel fenomeno surreale, spaesato, impaurito, spiazzato e Jackson rimane immobile.

Un sentimento radicato nel cuore di Casey da parecchi anni, un sentimento nuovo da accettare e capire nel cuore di Jackson.

“Due naufraghi alla farneticante ricerca di un punto di riferimento. Questi eravamo.”

“L’amore per Jackson mi si era piantato dentro come un totem sul ciglio della strada e lì sarebbe rimasto a governare il resto delle emozioni.”

Fantastiche le amiche di Casey e il loro club del libro, il rapporto d’amicizia, le loro chat esilaranti, una boccata di aria pura di amicizia che filtra le emozioni di un amore.

“Mi hai mandato fuori schema, mi hai rubato le certezze, mi hai sconfitto.” E realmente l’amore riesce a sconfiggere e mettere K.O. il nemico? O l’amore riuscirà a portare la vittoria?

Un romanzo dalle note dolci, da temi variamente trattati da molte autrici, ma che Anna riesce a entrare ugualmente con la sua unicità nel cuore di noi lettrici.

Punteggio pieno.

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