Recensione “Necropoli” di Jordan L. Hawke

 

 

 

L’introverso studioso Percival Endicott Whyborne ha passato gli ultimi mesi guardando il suo compagno, Griffin Flaherty, venire a patti con il rifiuto della sua famiglia adottiva. Perciò, quando un telegramma urgente di Christine li convoca in Egitto, Whyborne è riluttante a rischiare la fragile tranquillità che sono riusciti a creare. Fino a quando uno sconosciuto, che sembra più bestia che uomo, cerca di ucciderlo al museo.

Tra antiche rovine dell’epoca dei faraoni, dovranno raggiungere Christine e affrontare tradimenti, omicidi e una strega leggendaria tornata dal regno dei morti. Nel terribile calore del deserto, il trio dovrà affrontare le loro paure e combattere unito… o il loro legame verrà distrutto per sempre.

Quarto volume della serie che vede per protagonisti il timido e riservato studioso Percival Whyborne e l’agente Griffin.

L’ambientazione di questa nuova avventura è l’Egitto con le sue leggende e i suoi misteri. Come sempre alla parte più d’azione e avventura, nonché mistero (anche se stavolta di stampo più fantasy e forse meno horror), si intervallano momenti di introspezione e anche di intimità fra i due protagonisti. Il loro legame si sviluppa e altri angoli vengono smussati mentre entrambi si evolvono, maturano e in parte cambiano per e grazie alla presenza e all’appoggio dell’altro. Sappiamo infatti che da sempre Griffin non ama i poteri magici del suo compagno che si rafforzano man mano vengono a galla, mentre il timido Whyborne si sente inadeguato e mai all’altezza del forte fidanzato.

In questo capitolo poi ha maggiore spazio la comune amica Christine che conosciamo meglio nella sua tenacia e nel suo carattere a volte spigoloso, ma che acquista anche nuove ed interessanti sfumature. Una donna dell’800 emancipata e indipendente, forte e caparbia fino allo stremo. E’ quasi una paladina dei diritti delle donne, un’anti protagonista dei regency (dove la donna è relegata al ruolo di oggetto), mentre qui è in prima linea vivendo avventure coraggiose dimostrandosi maestra in idee illuminanti.

Una bella storia originale e coinvolgente e, nonostante siamo giunti al quarto capitolo, sempre accattivante e piacevole da leggere; scritta molto bene con approfondimenti e dettagli curiosi e sempre attenta ai sentimenti e alla psicologia dei personaggi.

Consigliato!!!

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