Recensione “Mille ragioni per odiarti” di Penelope Douglas

 

 

 

 

 

Banks non è una ragazza come le altre. È seria, controllata e preferisce di gran lunga starsene da sola, vestita da maschiaccio, piuttosto che parlare con la gente. Vive tra le ombre della città che si allungano intorno al Pope, un hotel abbandonato e oscuro, circondato dal mistero. Un mistero che qualcuno proveniente dal suo passato vuole conoscere, anche a costo di minacciarla. Anche a costo di spingerla al limite. Kai è uscito di prigione e deve fare i conti con tutti i suoi demoni, con tutti i suoi fantasmi. E così si ritrova faccia a faccia con Banks. In tutti gli anni trascorsi in prigione, Kai deve ammettere di non avere mai smesso di pensare a lei. Il nuovo incontro tra i due non scatena delle scintille, ma un vero e proprio incendio. Entrambi hanno dei segreti. E nessuno di loro è disposto a condividerli tanto facilmente.

Un romanzo che ti permette di viaggiare nel tempo presente e sei anni addietro.

Scopriamo così, lentamente, le vite di entrambi i protagonisti, da entrambi i pov, con questi salti temporali, la loro conoscenza, gli inganni e le bugie costretti a subire e l’origine di questo rapporto.

Banks da sempre “prigioniera” del fratello Damon e rifiutata dal padre per essere una ragazza, Kai, amico di Damon, con un conto in sospeso da scontare.

Il libro è scritto in maniera confusa, i salti temporali a volte aiutano, altre volte creano maggiore caos, ma nel complesso è una bella storia.

I loro incontri nel confessionale sono una novità, qualcosa di originale da leggere, e i loro sentimenti sono un crescendo continuo e una scoperta.

“Mi rendi determinato. Mi rendi affamato, ardente. Mi fai venire voglia di fermare il tempo e non di viverlo a tutta velocità.”

Ma se tutto questo fosse solo il vantaggio per raggiungere Damon, se i sentimenti palesati dopo anni sono solo il mezzo?

“Sono davvero solamente un vantaggio in questo gioco al gatto al topo tra te e Damon? Sono solo uno strumento?”

Kai contro Damon, in memoria del passato, Kai e Banks qualcosa per il futuro.

Ma se Banks dovesse scegliere?

Sentimenti fraterni contro un amore passionale e forse bugiardo.

Quale sarebbe la scelta?

Un libro mette su piatti diversi della bilancia dei sentimenti fratello contro amore, chi vincerà?

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