Recensione “Mia” di Daniela Ruggero

 

 

 

 

 

 

 

L’amore che unisce Mia e Dave è intenso quanto la loro giovane età. Nonostante lui debba partire per frequentare la London School of Economics, decidono di proseguire la loro relazione a dispetto della distanza che li separerà. Josh è il cugino di Dave, dopo aver conseguito la laurea si trasferisce in Italia per mantenere fede alla promessa fatta alla madre sul letto di morte. Le loro vite si intrecceranno in modo inaspettato. Mia assaporerà il gusto amaro delle lacrime, del tradimento e del rimorso. Imparerà a sue spese quanto possa essere profondo l’abisso del dolore e come rinascere e cambiare pelle sia l’unica via per onorare la vita.

Da appassionata di storie d’amore ho letto con molto interesse il romanzo di Daniela Ruggero. L’ho trovato molto carino, frizzante e sicuramente adatto ad un pubblico molto giovane.

La storia racconta i primi amori e le prime esperienze di Mia, una giovane donna, inizialmente alle prese con l’esame di maturità e poi con il test di ammissione all’università. Troviamo gli amori, le amicizie, i problemi in famiglia, le promesse e le delusioni, i primi rapporti, insomma ci sono tutti gli ingredienti per un buon libro che corre veloce fino agli ultimi capitoli in un’alternanza di eventi.

Mia è innamorata di Dave, che non ha tutta l’aria di essere un ragazzo serio e ne darà prova durante la narrazione, e forse il cuore della ragazza lo percepisce perché, nonostante il suo impegno nei confronti del fidanzato, quando incontra Josh, cugino del protagonista, si sente attratta da lui e non solo fisicamente. Qualcosa lega i due ragazzi fin da subito, tuttavia entrambi cercano di soffocare questo enorme sentimento per non fare un torto a Dave. La narrazione è tenuta sempre viva da molti eventi che si susseguono con dinamicità, alcuni drammatici, altri divertenti. I dialoghi sono interessanti e ben scritti ed i personaggi escono pian piano e si mostrano al lettore che non fa fatica ad immaginarseli e a provare sentimenti per loro. Tutto scorre liscio fino alla fine mantenendosi su buoni livelli, anche se non eccellenti. Il finale, invece, molto drammatico e commovente, ribalta la situazione. È come se qualcuno fosse uscito dal libro e mi avesse dato un ceffone. Sicuramente da quel momento in avanti i miei occhi non si sono staccati dal Kindle finché non sono giunta al termine. Ho pianto e mi sono arrabbiata con i vari personaggi, quindi rendo onore all’autrice che mi ha spiazzata. Se era partita con un classico new adult, leggero e a volte scontato semplicemente perché se ne leggono a centinaia sull’argomento che è molto in voga, con il finale originalissimo ha guadagnato la mia stima.

 Sensualità: Recensione: 

Editing: 

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