Recensione “MIA” di Cristina Rotoloni

 

 

 

 

 

 

Un incidente cambierà la vita di Sara. Il suo presente, stravolto da un inganno, la condurrà in ospedale dove incontrerà, apparentemente per caso, due uomini attratti da lei. I due, legati dai segreti di un drammatico passato, la trascineranno nelle loro difficili esistenze. Coinvolta dal rischio, dall’attrazione, dal pericolo e dalla passione non avrà il tempo di fuggire. Sara dovrà fare delle scelte. Dovrà difendere la sua vita e salvare il suo cuore, combattuto tra il tenero complicato ragazzo drogato e l’uomo scontroso e seducente che pretende che lei sia sua.

 

Arrivo alla fine di questo romanzo e mi dico: ahh finalmente un gran bel libro!

È iniziato sottovoce sembrando altro e pian piano si è rivelato essere un dark romance di tutto rispetto e soprattutto scritto alla perfezione.

Parto dall’inizio, che mi ha colpita molto. Mi sembrava di essere entrata in uno di quei romanzi un po’ contorti, con il linguaggio ricercato e dai quali spesso si rimane delusi perché non si riesce ad afferrarne il senso. Qui invece il senso si trova eccome, addentrandosi nella lettura e nella conoscenza dei personaggi. Incontriamo dapprima Fabrizio un giovane ragazzo tossicodipendente che sembra avere poche possibilità di uscire dal tunnel, un personaggio dolce, delicato ma al tempo stesso sfuggente e oscuro, che quindi già cattura l’attenzione. Subito si volta pagina e si fa la conoscenza di Sara, la protagonista indiscussa del racconto. Donna attiva, artista affermata, bella e fidanzatissima, che purtroppo scopre che il fidanzato la tradisce. Inevitabilmente le crolla il mondo addosso e, senza rendersene conto, subisce un incidente che la porterà in un ospedale in cui tutto avrà inizio e dove incontrerà Fabrizio e anche David.

David è l’opposto del fragile Fabrizio, è forse il classico uomo che si incontra in un romanzo dark, bello e tenebroso, l’uomo che lascia il segno nel cuore di una donna.

Inizia così un triangolo amoroso fatto di passione, sotterfugi, cose dette e non dette, rivendicazioni, paure ed emozioni.

Se le prime scene, l’atmosfera e forse anche lo stile dell’autrice mi hanno subito ricordato alcuni brani della Mazzantini, bravissima e complessa autrice italiana molto amata, proseguendo nella lettura sono stata trasportata in un gioco torbido ed erotico molto pericoloso che investe in pieno la vita ordinaria di Sara.

Questo forse è uno dei tanti punti di forza di questo romanzo e di questa autrice emergente: l’originalità e la sua capacità di sorprendere, sempre.

Ora aspetto con molto interesse il seguito visto dove ci ha lasciati l’autrice…

Consigliatissimo!!!

 

SENSUALITA’

RECENSIONE DI

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