Recensione “Maledetta bellissima passione” di Kendall Ryan

 

 

 

 

 

A Pace Drake piace il sesso. Sa dove trovarlo, cosa dire, cosa fare, e soddisfa tutti i suoi bisogni senza farsi alcun problema. Ma quando incontra la mamma single Kylie Sloan ne rimane affascinato, e inizia a mettere in discussione il suo stile di vita. Dopotutto non c’è nessun gusto della conquista e nessun mistero nel fare sesso con una donna nel bagno di un locale. In confronto alla profondità e alla determinazione di Kylie, le conquiste ubriache e distratte che riempiono i suoi weekend sembrano vuote e superficiali. Lei è l’opposto delle donne disperate e appiccicose a cui è abituato. Non vuole nessuno e non ha bisogno di nessuno che si occupi di lei, e questo gli fa solo desiderare di più di prendersene cura.

La fiducia che Kylie aveva negli uomini è svanita nel nulla. L’ultimo uomo con cui è stata l’ha lasciata con un figlio da crescere e se l’è svignata. Ora suo figlio è l’unico uomo a cui dedicare il suo tempo, anche se il sesso e l’intimità le mancano più di quanto ha il coraggio di ammettere. Aprire il suo cuore a un uomo più giovane, rinomato per il suo stile di vita spensierato e costellato di sesso senza impegno, probabilmente è l’idea peggiore che abbia mai avuto. Ma Pace vuole dimostrarle che esistono ancora uomini affidabili, e vederlo così dolce quando è con suo figlio le fa venire voglia di provarci… ma avrà davvero chiuso con la sua vita da donnaiolo?

Due animi, due stili di vita, due persone più diverse di Drake e Kylie l’autrice non le poteva inventare.

Lui è il classico bello, ricco e in carriera che ovviamente piace alle donne e, vista la giovane età, 25 anni, ha voglia di divertirsi ancora per molto tempo, anche se si rende conto di annoiarsi spesso in compagnia delle donne che sceglie e con le quali in genere passa una discreta serata che cerca di non ripetere.

Lei invece è una madre single di 30 anni, con una brutta esperienza alle spalle con un uomo maturo che l’ha saputa affascinare ma non appena sono sorti i primi problemi, cioè l’ha messa in cinta, se l’è data a gambe lasciandola sola con un figlio da crescere e un muro invalicabile anti-uomo eretto dal dolore che ancora prova e dalla delusione dell’esperienza vissuta.

La vita che conduce Drake non fa per lei, feste e cene sono ormai abolite dal suo vocabolario fatto di pannolini e notti insonni, eppure i loro due mondi a volte si incrociano e le loro anime si sfiorano. Kylie lavora per il fratello di Drake e Drake ogni volta che la vede sente una profonda attrazione per quella donna vera e interessante e vorrebbe conoscerla meglio, ma incontra sempre un muro invalicabile. Può una donna talmente ferita dall’amore rimettersi in gioco? Ma soprattutto, se anche decidesse che è giunto il momento di aprirsi nuovamente alla vita e all’amore, lo farebbe con un uomo poco affidabile come il dongiovanni Drake?

Gli opposti si attraggono, dicono, ma forse i due protagonisti non sono poi così diversi come possono apparire. L’autrice è brava a far notare i cambiamenti che avvengono nell’uno e nell’altra, a volte possono sembrare repentini e forzati ma non è così o, almeno credo, semplicemente dietro la maschera di un uomo estroverso può celarsi un cuore puro e generoso, così come dietro alla freddezza di una donna single in carriera c’è una madre, e una donna, che ha un disperato bisogno di affetto ma ha anche tanta paura di rimettersi in gioco.

La narrazione scorrevole porta a divorare questo romanzo breve e leggero ma con punte di sensibilità e di umanità molto coinvolgenti, in particolare ho apprezzato specialmente il rapporto affettivo e rispettoso che si crea fra Drake e il figlio di Kylie. Lui, meglio del padre, spesso assente anche quando sarà presente, riesce ad instaurare un feeling con il bambino che forse potrebbe far sgretolare la corazza che la madre si è costruita intorno.

Sensualità: Recensione: 

Editing: 

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