Recensione “L’ultima notte” di Samantha Towle

 

 

 

Quando ha deciso di seguire la sua passione e diventare un meccanico di auto da corsa, Andressa “Andi” Amaro si è imposta una sola regola: mai innamorarsi di un pilota. Ha degli ottimi motivi per stare alla larga da quegli individui egocentrici e narcisisti e non intende infrangere il suo proposito. Carrick Ryan è la star della Formula 1. Un viso angelico e un corpo in grado di far sciogliere qualunque donna lo hanno fatto diventare uno degli uomini più desiderati in pista. E il suo accento irlandese non fa che renderlo ancora più irresistibile. Sull’asfalto e nella vita, è uno che spinge sull’acceleratore. Perché accontentarsi di una vita in prima quando puoi andare al massimo? Quando a Andi viene offerto un posto da sogno nel mondo glamour della F1, lascia la sua casa in Brasile, sicura di poter gestire uno sbruffone come Carrick. E invece durante il loro primo incontro volano scintille. Adesso che Carrick si è messo in testa di averla, non ha nessuna intenzione di arrendersi finché non avrà convinto Andi a superare tutti i suoi limiti.


Lei questa volta non è la classica principessa da salvare, la ragazza che ha paura se si spezza l’unghia, o sempre vestita all’ultima moda, lei è Andressa, detta Andi, un meccanico di formula uno, una che mangia le unghie, una che indossa un paio di jeans e magari la maglietta con su scritto “sfigata”.

Lui, invece, è il donnaiolo di turno, il Don Giovanni della situazione, il pilota di formula uno, campione in carica.

L’attrazione tra i due è lampante fin dal primo sguardo direi, ma i paletti vengono posti nell’immediato, lei lavora per lui, lei non vuole una storia con un pilota, lui è uno sciupafemmine, che cambia ragazze come fossero le ruote ad un pit-stop.

Un dolore soffocato, un dolore che resiste da ben quattordici anni, fa arrancare un sentimento nascente, di contro la paura di essere abbandonato ancora una volta non fa palesare i propri sentimenti.

E lei scappa di fronte alla paura di aprire il suo cuore, di fronte alla perdita di almeno dieci battiti ad ogni sguardo di Carrick, e dopo una notte di passione, fugge, fugge lontano per paura di perderlo in corsa.

“Lo voglio. Non solo per un giorno. Lo voglio tutti i giorni. Poi la realtà mi travolge, mi colpisce con la potenza di uno tsunami.”…. “Io non posso stare con te. Tu sei…un rischio troppo grande… che io non posso correre”.

Eppure siamo in pista…

I confini verranno rispettati?

La notte di passione, sarà l’ultima notte insieme?

E se invece che del sesso a mancare è quella dolcezza infinita, quella complicità, quel profumo di lei?

Batticuore assicurato, dove la paura frena l’amore, dove i demoni del passato e lutti non elaborati giocano il loro ruolo.

Libro scritto interamente dal pov femminile, con una chicca finale.

Un finale che arranca in pista, tra sgommate e fuori pista, tra rombi di motori, anche il cuore gioca la sua gara.

“Tu non sei forte. Sei una fottuta vigliacca. Abbiamo chiuso!”

Chi uscirà vincente?

L’amore riuscirà a raggiungere il podio o la paura di perdere la persona amata lo farà semplicemente uscire fuori dalla gara?

La paura di perderlo che fa scappare…

Una storia da assaporare a pieno, una storia così dolce e passionale che ti farà innamorare dell’adrenalina in pista, di un pilota che cede alla dolcezza e all’amore, di una ragazza apparentemente forte ma con la fragilità nel cuore.

“Mi sento come se ogni singolo sentimento che provo per lui mi facesse esplodere.”

Bell’evoluzione dei personaggi, la loro capacità di elaborare le paure e far prevalere il coraggio, la dose di adrenalina e il fuggi fuggi che tiene il fiato sospeso.

Bei dialoghi, bei personaggi di contorno, un romanzo ben strutturato, dove si lascia anche il giusto spazio alle corse automobilistiche dando quel surplus al lettore.

E a noi non ci resta che sperare in quel ti amo urlato o sussurrato, in quel lieto fine, in quella proposta di un vissero felici e contenti fuori dall’ordinario.

Come la stessa autrice dice “La storia di Andi e Carrick mi ha colpita con la forza di un treno merci.”

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