Recensione “Le vacanze dei reietti” di Marica di Palo

Il tempo passa, l’uomo non cambia. Dopo la terza Guerra Mondiale, in una società che ha compreso i propri errori, non c’è posto per chi non si uniforma alle regole. I reietti sono destinati a essere imbarcati in un ultimo estremo viaggio su una nave mercantile, per morire da qualche parte nell’oceano. Ladri, spacciatori, assassini, ma nel cargo c’è anche un famigerato serial killer pronto a eliminarli uno a uno.

Approdare a terra ferma è l’unica salvezza, ma le imprese della Morte Rossa hanno alimentato una spaventosa leggenda…

“A quanto pare su questa nave c’era un serial killer e le guardie forse non sono riuscite a ucciderlo. Non fidarti di nessun uomo.”

 

Inquietante è dire poco!

Non ero pronta a ciò che ho letto e confesso che mi aspettavo qualcosa di completamente diverso.

La premessa invoglia il lettore a continuare a leggere e gli da’ modo di credere che questo libro parli un po’ anche di lui/lei.

Mi è piaciuto vedere i disegni, seppur non perfetti, dei personaggi che ci apprestavamo a conoscere. Ognuno di loro ha commesso un reato più o meno grave ed è finito su una nave in cui avrebbero dovuto fare una gran brutta fine sin dall’inizio.

Tra tutti questi personaggi, ce ne sono alcuni che fanno accapponare la pelle e come ogni thriller che si rispetti, l’autrice ci lascia col fiato sospeso…

Ho fatto difficoltà in alcuni punti a proseguire, visto che è una lettura molto cruda e decisamente violenta. Amo i thriller ma qui c’è del macabro.

Una cosa che mi è sicuramente piaciuta è la caratterizzazione dei personaggi, precisa e coerente per tutto il libro. Ho apprezzato anche la particolarità della narrazione.

Lo consiglio a chi non è troppo debole di stomaco.

 

firma Claudia

ELEONORA

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