Recensione “L’anello di Beatrice” di Chiara Cipolla – Prima parte

trama

Emma, ventisette anni, supplente di matematica, delusa dagli uomini, accetta a malincuore l’ennesimo appuntamento al buio organizzato dagli amici. E’ così che conosce l’affascinante ed eclettico Edward, professore di Storia Antica all’Università di Oxford, in Italia per lavoro. Non potrebbero essere più diversi: lei sogna il grande amore, quello che legge nei romanzi rosa; lui cerca solo avventure occasionali. Lei è carina, solare e sempre disponibile ad aiutare tutti. Lui è bellissimo, schivo e spesso allergico alle relazioni umane. Eppure l’attrazione che li lega è talmente forte, che li coinvolge fin dal primo incontro, e la passione li travolgerà come un treno in corsa. Ma quando tutto sembra ormai scritto, le ferite e i legami del passato di Edward si insinuano tra lui ed Emma e rischiano di spezzare quel rapporto unico che hanno creato insieme.

recensione

Ho divorato questo libro e il suo sequel nello stesso modo in cui una persona che non mangia da una settimana si avventerebbe su una pizza.
Non ci sono quasi parole per descrivere questa storia: mi ha completamente colpita, trasportata, ammaliata e catapultata dentro la vita dei protagonisti come se fossi io in prima persona a viverla.
Effettivamente in alcuni aspetti del carattere e del modo di essere di Emma, la protagonista, mi ci rivedo molto, come in molte cose che appartengono ad Edward. Sarà forse proprio per questa empatia verso di loro che mi sono persa tra le righe di questa meravigliosa, travagliata e per niente scontata storia d’amore. L’unica pecca che ci posso trovare è il romanticismo, forse troppo, o forse sono semplicemente io che essendo un pochetto acida o che non avendo nessuno con cui scambiarmi effusioni cosi romantiche, reprimo quasi tutte le cose che sono troppo smelense.

Il modo in cui è scritto è fantastico, i pensieri di lei sono descritti nel migliore dei modi, senza francesismi e diretti, come lo sono in realtà in ogni mente di ogni donna, ma che poche per pudore ammetterebbero.
La storia è quella di una normale ragazza, anzi donna, e dei suoi amici. Parla delle loro vite, dei loro momenti sia alti che bassi e poi dell’amore, travolgente, passionale che prende Emma ed Edward; che qui lo dico, se esistesse veramente e potessi prenotarlo da qualche parte lo farei, o se sapessi il suo domicilio, mi presenterei sotto casa con un buonissimo dolce o a chiedergli dello zucchero.
Uomo, maschio, bellissimo, intelligente, colto, posato, educato, amorevole, passionale, dolce, stronzo, testardo, determinato, facoltoso, introverso, dal passato difficile, sofferente, pensieroso, poeta, musicista, linguista, professore. Praticamente la rappresentazione etero del Principe Azzurro, quindi l’uomo perfetto nelle sue immense imperfezioni.
Era ovvio che Emma si innamorasse di lui, come è giusto che lui si innamori di lei visto il suo buon cuore, la sua dolcezza, il suo altruismo e la sua caparbietà.

Le scene erotiche sono descritte talmente bene e mai volgari che alzano le aspettative di ogni donna che leggerà questo libro, e che di conseguenza invito a farlo leggere anche agli uomini, che non si sai mai.
Sono momenti appassionanti dove non si incontra solo l’erotismo, ma anche l’intesa mentale e fisica con l’altra persona, dove due corpi si fondo diventando un unico essere androgino perfetto, due corpi perfettamente compatibili.

Ma quando tutto sembra andare per il verso giusto ecco che il passato ritorna, più forte e vendicativo di prima; ed ecco che qui inizia il declino, perché è vero che dicono che l’amore è più forte di tutto, ma non sempre è così. L’amore non potrà mai essere più forte di una suocera incazzata, impettita e cattiva.
Se all’inizio due persone come loro potevano vivere di aria e di amore, quando i veri problemi della vita, soprattutto quella passata di una persona, ti si parano davanti è parecchio difficile gestire le due cose. Il venirsi incontro lascia il posto allo scontro, la discussione lascia il posto alla guerra e l’amore lascia il posto al risentimento, alle frasi non dette e alla fiducia che scivola di mano; e soprattutto ad un cuore che si rompe, o in questo caso a due.
E quando tutto sembra essersi risolto, o per lo meno che verrano risolte tutte le questioni in sospeso, ecco il colpo di grazia che non ci si aspetta. Il fiato che manca e la lacrima che scende perché nella testa ci si era fatti un’idea di come sarebbe finito il tutto, invece l’autrice, bravissima ha riservato le sorprese per la fine.

Sensualità:

5 cuori rosso

Recensione:

virginia

Editing:

pandora

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Una risposta a “Recensione “L’anello di Beatrice” di Chiara Cipolla – Prima parte”

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