Recensione “La tentazione del peccato” di Arianna Gallo

 

 

 

Quando il peccato è a portata di mano, cadere in tentazione è molto semplice. Daniel Cooper lo sa bene. Imprenditore di una casa editrice dedicata a sua moglie con cui il rapporto non va a gonfie vele. Il matrimonio, si sa, non è sempre rose e fiori, ma sua moglie, che tanto ama, non lo degna più delle sue attenzioni e questo lo mette in crisi. Pamela è la sua editor, con lei lavora fianco a fianco tutto il giorno e non l’aveva mai notata prima di allora, per lui è sempre stata una dipendente. Perché, allora, prova questa irrefrenabile tentazione che lo porta sulla via del peccato? Quando il desiderio e l’attrazione si fondono insieme, cercare di tenerli a bada diventa complicato. Ma non tutto è così semplice e a ogni azione corrisponde sempre una reazione e anche una scelta che può sembrare facile, può risultare difficile e insidiosa.

Quando il peccato diventa giusto agli occhi del lettore.

Questo è quello che ha generato la lettura di questo romanzo, se dapprima i dubbi invadono i pensieri, quel peccato impronunciabile e condannabile a prima vista, leggendo, quello sbaglio diventa sublime e giusto.

Condannare il tradimento è quello che mi riesce meglio, o quello che a primo impatto non riesci a tollerare, ma quando continui a leggere e quei sentimenti sbagliati diventato così giusti, ecco che le tue certezze crollano e ti fai trascinare da quel vortice di emozioni.

Daniel e Pamela, lui il capo, lei una semplice dipendente, una passione sfociata per uscire dalla routine, per rifugiarsi in qualcosa di pratico e senza sentimento, la fine di una relazione, il crollo delle certezze, l’unica via di fuga è distrarsi, dare sfogo agli istinti primitivi.

Un uomo sposato, una donna fidanzata, due storie distinte, fatta di paura una e di ricordi e di famiglia l’altra. L’unica condizione? Tenere lontano i sentimenti.

Lettura appartenente ad una collana Erotic, quindi le scene di sesso sono d’obbligo, non volgari, ma abbastanza esplicite.

Non si guarda più il peccato con gli stessi occhi e ti innamori di qualcosa di sbagliato, il peccato più doloroso: il tradimento.

Distruggere la famiglia, un amore fatto di ricordi, promesse fatti anni prima, corpi e cuori che già si conoscono contro un sentimento fatto solo di affanno e piacere.

Paura di sbagliare, paura di compromettere i ricordi con piccole sensazioni del presente.

“Tu non capisci. Tu mi hai fottuto il cervello. Da qui non esci più.”

ELEONORA

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