Recensione “La stratega” di Giovanna Barbieri

trama

“La stratega, anno domini 1164”, seconda versione de “1164, l’assedio di Rivoli”. Romanzo storico-fantastico. Dopo un forte temporale Alice, una giovane donna del XXI secolo, si ritrova nel 1163, in un bosco della bellissima Valpolicella. Cos’è accaduto? Chi l’ha inviata nel 1163 durante la lotta degli anti-imperiali contro l’imperatore Federico il Barbarossa e perché? É stata una casualità o un disegno divino? Ferita e confusa, Alice viene soccorsa da una famiglia di contadini semi-liberi, che la conduce all’abbazia del Sacro Cuore di Arbizzano, dove viene curata dalle gentili monache e apprende l’uso delle erbe medicinali. Una volta guarita e portata nel castello di Fumane, dovrà decidere come agire: lottare per ritornare nella sua epoca oppure, per fuggire alle ingiuste accuse di stregoneria, partecipare all’assedio di Rivoli del 1165 a fianco del cavalier Lorenzo Aligari del quale s’innamora perdutamente.

recensione

Premesso che ho un personale rapporto ostico con i romanzi storici, ma che ne ho letti di belli ed interessanti nel corso della mia esperienza di lettrice.

Conoscevo l’autrice per qualche piacevole scambio sui social e la trovo una persona molto simpatica e intelligente.

Il mio desiderio di leggere un suo lavoro doveva assolutamente essere realizzato.

Cosi eccomi qui.

Cominciando dalla copertina che, confesso, non mi aveva colpita molto.

Il titolo invece, si.

Senza soffermarmi troppo sul dettaglio di una cover che mi lasciava un po’ perplessa, mi sono immersa nella lettura di questa storia.

Dopo poche pagine si intuisce subito che il romanzo tratta un argomento inerente “un viaggio nel tempo”.

Non voglio spoilerare, ma il fulcro della storia sta proprio in questo misterioso evento che trasporta la protagonista, Alice, nel Medioevo.

Una storia avvincente, che ti cattura praticamente subito, catapultandoti in una ambientazione storica fedelmente descritta e facendoti conoscere storie parallele di altri personaggi.

Mi ha piacevolmente sorpresa il modo in cui l’autrice ha saputo distribuire nozioni storiche cosi dettagliate nel contesto di una bella storia; non fa mai sentire la pesantezza delle informazioni sull’epoca che descrive.

Le battaglie sono cosi vivide nelle descrizioni e nei passaggi che sembra praticamente di essere lì a godere dello spettacolo.

Un lavoro che fa assorbire al lettore tutta la passione dell’autrice per quel periodo storico che così bene conosce e di cui ama scrivere.

Il lettore riesce ad entrare nella psicologia dei personaggi: ognuno con il suo ben distinto carattere e la sua  personalità.

La storia d’amore si legge tra l’ambientazione storica come se fosse quasi marginale.

Per una donna in quella epoca era sicuramente difficile riuscire a farsi ascoltare, soprattutto quando si proviene dal futuro e si vuole dare qualche suggerimento per il perfezionamento di strategie e tecniche belliche.

Un romanzo che consiglio vivamente a chi voglia di sognare ed essere catapultata in quella che, a mio modesto parere, è l’epoca più affascinante della Storia.

Complimenti ad un’autrice che unisce la sua cultura alla sua passione.

 

Recensione: FirmaMarinaB

 

Editing: Ele

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