Recensione “La stagione del tuono. La saga dei Fiorenza e dei Gentile” di Bianca Rita Cataldi

 

 

Puglia, anni Sessanta. Con la fine dell’anno scolastico, per Michele iniziano lunghe giornate di libertà. Adesso può passare tutte le mattine a giocare, coi piedi nudi che affondano nel terreno del giardino di casa. Può gustarsi il sole del meridione che batte sul suo viso e imperla di sudore la sua pelle giovane. Ma non essendo più obbligato a recarsi alla scuola in città, a Bari, vede di meno Vittoria e Teresa. Lui è un Gentile, la sua famiglia coltiva piante e fiori da generazioni, mentre le sue due amiche sono delle Fiorenza, e i loro genitori confezionano profumi. Le rispettive famiglie, pur lontane per ricchezza e condizione sociale, sono unite da un antico sodalizio… ma quest’anno, per qualche motivo, Michele non è stato invitato in villeggiatura dai Fiorenza. I tre bambini si avviano sul sentiero impervio dell’adolescenza, ciascuno con i suoi tempi e le sue difficoltà, mentre gli adulti delle due famiglie sono costretti ad affrontare una tempesta imprevista che cambierà per sempre il loro rapporto e il futuro che li attende. A creare delle frizioni è prima di tutto un matrimonio inaspettato, ma non solo. Nonostante ciò Michele, posto di fronte ai primi, veri sconvolgimenti della sua vita, dovrà aggrapparsi con forza ai suoi sogni, all’affetto costante di Teresa e a quello spinoso e imprevedibile di Vittoria, dalla quale si è sempre sentito attratto e respinto al tempo stesso. Bianca Rita Cataldi torna a raccontare una Puglia profumata, incantevole e misteriosa con una scrittura poetica ed evocativa, fatta di colori, di profumi, sapori, riprendendo le gesta dei Fiorenza e dei Gentile. Le generazioni si accavallano, i rapporti di potere si rimodellano e i legami tra adulti e adolescenti, sempre difficili e conflittuali, infiammano gli avvenimenti che costellano una saga storica dal ritmo intenso e travolgente.

La Puglia in tutto il suo splendore, una miriadi di profumi, di colori, di tradizioni, di luoghi incantati, di misteri e di intrighi.

Una descrizione minuziosa di luoghi e di vicende, le famiglie dei Fiorenza e dei Gentili su carta, una meraviglia per gli occhi.

Tra splendidi giardini Teresa, Vittoria e Michele si dilettano in dialoghi e situazioni ambigue e segreti di famiglia.

Dolori, amori, risate e tristezza, un connubio perfetto.

L’autrice ha calibrato sentimenti ed emozioni donando alla lettura la giusta scorrevolezza anche nelle vicende più tristi.

Lettura intrisa di descrizioni ambientali e ho viaggiato in lungo e in largo in quei profumi e colori pugliesi.

Travolgente, avvolgente, coinvolgente.

Una lettura che ho amato e apprezzato tantissimo.

Ho riso e pianto, mi sono innamorata e ancora ho atteso l’epilogo così sofferto e diverso.

Le storie delle due famiglie si intrecciano creando un libro da non perdere.

Una saga familiare d’altri tempi, dove la famiglia e i valori erano ancora molto importanti.

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