Recensione “La sarta di Chanel” di Kristy Cambron

Una storia d’amore intensa e tormentata, in oscuri tempi di guerra. Scritta con la seta e con il filo spinato. Indimenticabile. Parigi, 1939. La Maison Chanel ha chiuso, lasciando senza lavoro la sarta di alta moda Lila de Laurent. I nazisti hanno invaso le strade della Ville Lumière, che sembra destinata a precipitare nell’oscurità. La vita di Lila è ormai un susseguirsi di estenuanti file per le razioni di cibo, di restrizioni brutali e sacrifici, mentre la propaganda opprimente censura ogni comunicazione con il resto del mondo. Eppure, in angoli nascosti della città, c’è ancora chi osa sperare. Non ci vuole molto perché Lila si avvicini alla Resistenza e decida di utilizzare le sue abilità di sarta per infiltrarsi nelle élite naziste. Quando l’affascinante René Touliard entra improvvisamente nel suo mondo, Lila sente il cuore diviso tra il desiderio di salvare la propria famiglia, ebrea, e continuare a dedicarsi alla lotta per la liberazione. Parigi, 1943. Il compito di Sandrine Paquet è quello di catalogare le inestimabili opere d’arte in partenza per Berlino, dove le attende il Führer. Si tratta di capolavori rubati alle case delle famiglie ebree. Ma a porte chiuse, Sandrine cerca segretamente informazioni sulle attività della Resistenza. Sotto il suo atteggiamento compiacente, infatti, c’è una donna decisa a scoprire che fine abbia fatto il marito scomparso. Ma a quale prezzo? Mentre il regime di Hitler si sgretola, Sandrine si troverà coinvolta in qualcosa di più grande di lei. Uno splendido abito Chanel, infatti, nasconde un messaggio che potrebbe rivelare segreti inimmaginabili… La storia di due donne coraggiose che non possono chiudere gli occhi di fronte al male «In questo splendido affresco della Seconda guerra mondiale, l’autrice ci ricorda che è bene tenere vicini gli amici e ancor più vicini i nemici.

La storia di due donne coraggiose ai tempi della guerra, storie che, misteriosamente, si intrecceranno.

Lila e Sandrine.

Un messaggio su un vestito di alta sartoria, un microfilm, un catalogo.

Affidarsi al nemico per scoprire, per fermare quella guerra insensata.

Tanti capolavori verranno nominati, catalogati, opere d’arte, pezzi di storia, abiti da sogno.

Due vite, due storie, due amori, due cuori, una sola volontà… la pace.

La speranza che si infrange su muri eretti da indifferenza e dolore.

Lila de Laurent, Sandrine Paquet e ancora Rose Valland.

Donne che hanno dato la forza, la loro vita per la Resistenza.

È una parte di storia che da sempre mi ha affascinato, e quando è scritta così bene e viene romanzata con tocchi personali e storie di fantasia, l’apprezzi maggiormente e immagini quei volti di fantasia, donando loro nuova luce.

 

firma Claudia

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