Xylia, principessa dell’Isola di Afrodite, nasconde un segreto che potrebbe costarle la vita: è una mezzosangue, un’anomalia in un mondo dove gli equilibri tra umani e vampiri sono fragili e regolati da leggi antiche.
Costretta a fuggire dalla sua amata Isola, trova rifugio nel Regno della Nebbia, una terra oscura dove il sole non sorge mai e gli umani sono ridotti in schiavitù dai vampiri.
Qui le viene imposto di sposare il guerriero più feroce e temuto del regno: l’Empio.
«Non farti illusioni, principessa. Non sono il tuo salvatore, non sono un eroe venuto a salvarti dai mostri. Il mostro qui sono io e adesso mi appartieni.»
Tra intrighi, battaglie e desideri proibiti, Xylia dovrà imparare ad abbracciare il suo lato vampiresco, scoprendo che la sua salvezza potrebbe risiedere proprio nel torbido legame con il suo sposo. Un filo invisibile sembra legarli, intrecciato dal destino e, forse, dalla volontà della stessa Dea dell’Amore.
“La Guerra dei Vampiri” è una dilogia composta dai seguenti romanzi autoconclusivi:
1 – L’Alba di Afrodite, di Barbara Repetto
2 – La Notte di Artemide, di Laura Fiamenghi
Ogni volta che inizio un romanzo di questa autrice la mia vita va in blackout: null’altro mi deve distrarre finché non lo finisco!
Nel primo volume della dilogia avevamo conosciuto sommariamente la principessa Xylia, colei che era destinata al rito sacrificale e che era stata fatta fuggire dalla terra natìa; bene, qui ne scopriremo il destino.
La principessa mezzosangue dovrà sparire dalla circolazione e la regina, sua madre, ha trovato il posto perfetto dove nasconderla, ma per poter stare nel Regno della Nebbia dovrà sottostare a cambiamenti sconvolgenti.
Nel regno che venera la dea Artemide i matrimoni vengono decisi durante una battuta di caccia e la nostra principessa verrà catturata da Egan, il vampiro che aveva turbato i suoi sogni di adolescente e che l’aveva volontariamente messa in ridicolo.
Un fantasma del passato che riappare all’orizzonte, visto che nella sua terra d’origine era stato dato per morto, ma quello che Egan ha dovuto superare per rimanere in vita lo ha spezzato per poi riforgiarlo in un essere molto più spietato.
“Tu ora mi appartieni, esattamente come mi appartengono gli stivali che indosso o la spada che porto al fianco. Sei solo qualcosa che mi mancava e che ora è mia”
Nella sua nuova patria Xylia potrà godere dell’amicizia della sua schiava umana Kleio, del bardo Caspar e della vampira Thina che la faranno sentire meno sola e le apriranno gli occhi sugli usi (e barbarie) del luogo.
Non è stato per nulla facile per la principessa rinunciare alla sua casa, alla luce del sole e a dover nascondere la devozione per la sua dea. Con un marito che brama ma che è sempre così rigido e insolente nei suoi confronti rischia di impazzire, ma gli eventi prenderanno una strada inattesa che sconvolgerà la trama.
“La storia della mia vita. Mai abbastanza. Sempre sbagliata, sempre inadeguata”
Anche per Egan non sarà facile dover sottostare alle imposizioni del suo principe, portare sotto il suo tetto la ragazza, verso la quale ha un conflitto di emozioni, spezzerà l’equilibrio sul quale aveva basato la vita, empia come il suo soprannome. I demoni che lottano dentro di lui gli precludono di vivere serenamente e un paio di occhi verde smeraldo non potranno che essere sinonimo di guai.
“Non voleva una sposa, non voleva una compagna, non voleva vincolarsi a nessuno che dipendesse da lui.”
Oh un’altra bella coppia di quelle che ci faranno vedere i sorci verdi, già un protagonista che viene soprannominato “la Bestia del Principe Nyktas” ci fa subodorare un caratterino poco incline alla dolcezza, se gli affianchiamo una principessa strappata dalla sua vita a corte e con un odio viscerale per il sopracitato personaggio, possiamo avere un’idea del loro matrimonio che sarà tutto, fuorché “cuoricini”.
“Principessa o no, chi eri o non eri, qui non conta più nulla. Sei solo una femmina che appartiene a un guerriero”
A differenza di altri romanzi di questa autrice ho potuto apprezzare di più la protagonista femminile poiché, viste tutte le prove alle quali è stata sottoposta, manterrà sempre un animo buono, gentile e compassionevole, a differenza di Egan che, ovviamente bello e impossibile, si comporterà spesso in maniera odiosa e volubile.
I romanzi di questa serie vengono indicati come autoconclusivi ma consiglio di leggerli in ordine per avere una visuale completa della situazione; la narrazione è in prima persona, il pov è doppio per entrare nell’animo dei protagonisti e comprenderne la lotta interiore (anche se spesso la tentazione di prendere a sberloni Egan c’è stata, eccome se c’è stata!)
Si conclude quindi la dilogia che ha visto sperimentare le autrici con una trama che miscela la mitologia greca con i vampiri, dando un altro scenario ai personaggi di fantasia che amo di più.
Questo romanzo ha un ritmo vivace, bei personaggi e non rischierete assolutamente di annoiarvi: gli eventi si susseguono velocemente tenendo alta l’attenzione. Troverete azione, intrighi, amore e una spruzzatina sobria di spicy, decisamente contenuta rispetto agli standard ai quali ci ha abituato Laura!
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