Recensione “La mercante dei ricordi” di Sara Purpura e Simona Liubicich

 

 

 

Kenna e Aidan sono una coppia felicemente sposata. Col tempo, però, l’ambizione personale di entrambi corrode quell’equilibrio all’apparenza così perfetto. L’inaspettata perdita del figlio, poi, distrugge in un attimo tutto ciò che avevano creato e l’amore che li aveva uniti si trasforma in odio reciproco. Ognuno fa i propri conti con il lutto, mentre trascorrono tre anni nei quali ogni giorno il dolore della perdita si rinnova e li allontana, eppure il ricordo di ciò che li legava è ancora lì, vivo, come sono ancora vivi Aidan e Kenna.

Una storia d’amore profonda, che incontra la sofferenza più atroce e l’esperienza salvifica del perdono.

Romanzo favoloso dove le emozioni, sia quelle di dolore che di gioia, si respirano dalla prima all’ultima pagina. Ho pianto per circa 3/4 del libro ma ho anche sperato, tanto.

La storia è drammatica, è il peggior incubo che ogni genitore ha dal momento in cui scopre di aspettare un figlio: la paura di perderlo.

Kenna e Aidan, purtroppo, lo hanno sperimentato e ne sono usciti devastati. Il dolore, tramutato in rancore, li ha allontanati. Lei ha cacciato di casa lui e lui se ne è andato e, separatamente, stanno cercando di sopravvivere.

Kenna ha lasciato il lavoro di infermiera e si è attaccata ai ricordi. È passata dall’abuso di alcol al precario equilibrio di un nuovo lavoro che la tiene ancorata al figlio che non è più accanto a lei. Aidan invece, dopo essere passato anch’egli attraverso l’abuso di alcol e di morfina, ha trascorso gli ultimi tre anni in Siria come chirurgo volontario. Quando torna a casa e rivede la moglie capisce che non possono continuare sul cammino di distruzione intrapreso da entrambi.

Una storia intensa, drammatica ma sviluppata in maniera sublime. Con cognizione di causa, con il rispetto verso il dolore ma anche verso gli errori commessi da entrambi. Personaggi delineati alla perfezione con tutte le sfumature che mente e spirito possono avere dopo un evento così traumatico. Infine, una scrittura fluida e precisa, ma anche delicata ed elegante e, sopra ogni cosa, che sa emozionare.

Un ottimo lavoro che stra-consiglio!!!

firma Claudia

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