Recensione “La maledizione della peste nera” di Daniel Kalla

 

 

 

Alana Vaughn, esperta di malattie infettive presso la NATO, viene convocata d’urgenza a Genova per esaminare una paziente gravemente malata. Dopo le prime analisi il referto è scioccante: la malattia presenta segni che la ricollegano in modo inquietante alla piaga che ha afflitto l’Europa secoli prima, la cosiddetta Morte Nera. Nel XIV secolo una gravissima epidemia di peste uccise almeno un terzo della popolazione del continente. Alana sospetta che si tratti di bioterrorismo, ma il suo omologo presso l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Byron Menke, non è d’accordo. Nella loro disperata caccia al Paziente Zero, si imbattono in un monastero costruito ottocento anni prima e in un antico diario medievale che potrebbe contenere il segreto dell’attuale epidemia. Mentre la malattia si diffonde velocemente, parte la corsa contro il tempo per scoprire la verità prima che moltissime persone muoiano. E questa volta, invece che milioni, potrebbero essere miliardi.

Caro Signor Kalla, Lei ha fatto centro! Questo libro è interessante, intrigante, coinvolgente e sconvolgente.

Pensate di ritrovarvi a dover affrontare la peste ai giorni nostri. Cosa ci ritroveremmo a fare in quelle circostanze? Qui troviamo dei medici ed esperti del settore che ci spiegano, in modo non troppo tecnico, per fortuna, come si affronta una malattia mortale, come si tenta di arginarla e come si combatte contro il tempo per salvare delle vite umane.

I narratori sono tre: un medico del XIV secolo, che scrive un diario a scopi scientifici, per i posteri; un’esperta di malattie infettive della NATO, che collabora praticamente con tutti; un monaco non troppo sano di mente, che parla direttamente con Dio, forse.

Questo libro ha una struttura perfetta per essere letto tutto d’un fiato o poco per volta. Non è troppo pesante, pur parlando di morte. Descrive bene ogni personaggio e interazione in modo tale da far percepire i sentimenti di ognuno di loro e immergersi meglio nel loro presente, facendosi trascinare nelle loro menti e trasportare dai loro gesti.

Ho amato questo romanzo e sicuramente leggerò altro di questo autore.

firma Claudia

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