Recensione “La luce calda del tramonto: Trilogia del sogno americano” di Vanna Costanzo

 

 

 

Pasadena, 1945. È un placido pomeriggio d’estate quando il capitano Peter Jones, di ritorno dall’Europa negli Stati Uniti, piomba nella vita della giovane Cindy Harris. Sin da subito, la ragazza avverte insofferenza nei suoi confronti, dettata dal timore che questi possa portarle via l’adorata sorella Alexandra. Ma l’eroe che ha ammaliato l’intera famiglia Harris, è davvero quel che vuole far credere? E perché gli sguardi che le rivolge sono sempre più ambigui? Sarà la scoperta dell’uomo oltre l’uniforme a far vacillare i pregiudizi di Cindy. Quando la ragazza dichiarerà guerra al capitano Jones, si troverà a fronteggiare una battaglia contro sensazioni fino ad allora sconosciute, trascinata in un vortice di sentimenti proibiti e segreti inconfessabili.

Vivremo la guerra in maniera indiretta e la storia d’amore che è la protagonista farà palpitare anche i cuori più tenaci.

Peter e Cindy, un odio-amore fin dall’inizio, un idillio alla fine.

“Amare qualcuno non è forse una battaglia interiore? La ragione è sempre in lotta contro la passione e l’irrazionalità.”

In tempo di guerra e con un futuro incerto anche l’amore inciampa e incespica. Il futuro è il vero problema, la guerra l’artefice di ogni dubbio.

Il cuore è in collisione.

“Se dovessi lasciarti, tu avrai sempre migliaia di stelle attorno. Tu sarai la luna che cambia, ma che rimarrà sempre vivida e trionfante nel cielo. – Peter, se io sono la tua luna tu allora sii il mio sole.”

Due uomini, due amori Kevin e Peter a confronto.

Un romance storico che mi ha emozionato tanto, mi ha fatto ridere, piangere, disperare e infine… sperare.

Si sono qui con la speranza in mano, Vanna continua a farci sognare.

ELEONORA

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