Recensione “La custode dei profumi perduti” di Fiona Valpy

 

 

 

 

 

Una storia che arriva dal passato può sconvolgere una vita nel presente?
Un cuore infranto può sempre rinascere

Sperando che un nuovo inizio possa essere la cura per il suo cuore spezzato, Abi Howes decide di accettare un lavoro estivo nella campagna francese. Non appena raggiunge il meraviglioso castello di Bellevue, è subito rapita dal fascino antico di quella dimora e dai segreti che custodisce. E ben presto, complici gli echi del passato, Abi scopre una storia straordinaria, che avrà il potere di sconvolgere i piani della sua estate e, forse, della sua stessa vita.
Era il 1938 quando Eliane Martin si prendeva cura degli alveari nel giardino del castello di Bellevue. Incontrò Mathieu Dubosq mentre vendeva il miele al mercato e se ne innamorò perdutamente. Sembrava che niente potesse scalfire la loro felicità, invece le ombre della guerra si allungarono fino ai confini francesi. Nel caos generato dall’occupazione tedesca, Eliane e Mathieu vennero divisi e lei prese una decisione che sarebbe potuta costarle la vita: si unì alla Resistenza e combatté per la libertà della Francia. Ma la strada verso la liberazione fu lunga e, nei momenti più bui, il suo amore per Mathieu venne messo a dura prova. Può una storia che arriva dal passato coinvolgere a tal punto chi la rivive? La vicenda di Eliane riuscirà a risvegliare il coraggio e la determinazione di cui Abi ha bisogno?

Mi affascina questo periodo della storia, quegli anni dove tutte le certezze crollano, gli anni duri della guerra, lo spirito di sopravvivenza e la forza di andare avanti anche quando tutto è perduto, i perchè dei misfatti, i tanti dubbi, le gravi atrocità che segnano quel secolo.

Questo è un romanzo che si evolve tra presente e passato, la forza di due donne in epoche diverse ma nello stesso luogo, il modo di reagire agli attacchi esterni, che sia una guerra mondiale o un amore quotidiano malato. Sempre una guerra da combattere e sconfiggere con le proprie armi.

Ho trovato nelle parole “Il mondo è lì fuori che ti aspetta, appena sarai pronta. Sei più forte di quanto credi” un inno alla vita, una forza che ti spinge fuori dal guscio.

Ho sofferto alla separazione di quell’amore “si erano ritrovati sui due lati di in un confine invisibile. Non era solo la linea di demarcazione vera e propria a separarli, agivano l’uno contro l’altro”. Mi sono sentita un po’ paladina, a volte anche debole, e poi ho sentito quella forza invadermi.

Era la guerra, l’unica cosa certa all’epoca, l’unica forza che trascinava il mondo, eppure c’è sempre qualche speranza come “la vista delle prime gru dell’anno era un messaggio di speranza. Resisti tornerà al primavera.”

La vita di Elaine devastata dalla guerra, lei ingenua ragazza innamorata che resiste alla distruzione e combatte per la libertà “Resta in piedi, Elaine. Non lasciare che distruggano anche te.”

La vita di Abi sofferta dentro le mure familiari, un amore malato che cercava di far ammalare e annientare anche lei, una presa di posizione di fronte alla vita, un risveglio dall’incubo, la voglia di ricominciare, di sbattere la porta a quel passato e aprire la finestra ad un futuro ancora incerto.

I temi trattati sono forti, cruenti e devastanti, ma Fiona li ha saputi ben amalgamare e tirare fuori un capolavoro, un romanzo storico e di coraggio, un romanzo delicato e passionale, un racconto di passato nel presente.

“Nel cuore dell’inverno, ho scoperto infine che c’era in me un’invincibile estate” tutte le frasi e le parole sono calibrate, delicate, ci accompagnano in un viaggio nel passato duro da digerire, da accettare. Un romanzo da cinque stelle, che da speranza e vita, che fa rinascere Abi nel suo splendore.

Ecco la frase che mi ha lasciato questo romanzo “Vivere significa aspettare che passi la tempesta, significa imparare a ballare sotto la pioggia”.

E’ uno di quei libri che tra mille perchè, mille domande tu trovi quell’unica risposta. Te stessa.

RECENSIONE DI

EDITING A CURA DI

 

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