Recensione “La casa dei segreti” di Liz Trenow

1936. La minaccia di una nuova guerra incombe sull’Europa. Churchill ha appena riunito le menti più brillanti di tutto il Regno Unito in una grande casa nel Suffolk – nota come Bawdsey Manor -, determinato a stabilire una linea d’azione che porti gli alleati in vantaggio. Vincolati da un giuramento di massima segretezza, gli ospiti di Bawdsey Manor dovranno lavorare insieme a un’invenzione che potrebbe cambiare le sorti della guerra. Tra loro c’è Vic, un fisico tanto geniale quanto timido che, per la prima volta nella sua vita, sente di avere finalmente uno scopo e di contribuire a qualcosa di importante. Anche la giovane Kathleen, che lavora nella locanda poco distante, è decisa a fare la sua parte: non intende limitarsi a servire tè con i biscotti mentre il Paese attraversa l’ora più buia. E così, quando il team Bawdsey inizia a reclutare donne per far funzionare l’elaborato sistema top secret che gli scienziati stanno mettendo a punto, si offre volontaria. Non ci vuole molto perché Kath e Vic scoprano una complicità inaspettata, proprio quando le bombe cominciano a precipitare dal cielo, minacciando di distruggere ogni speranza di felicità.

 

I retroscena e coloro che lavorano in “sordina” in un romanzo da divorare in pochissime ore.

Vic, un genio della fisica per metà indiano e per metà inglese, e Kathleen, semplice barista, con un fratello chiamato alle armi.

Un viaggio nel passato, ricordi che si accavallano, Vic ormai anziano e vedevo si avventura in un viaggio “di ritorno”, complice una torta di carote che sa di ricordi, ormai sbiaditi.

Una guerra sullo sfondo, una guerra da vincere, soprattutto su nozioni, calcoli, tempistiche e in volo.

È la grande guerra dei cieli, e l’aereo più veloce e più preciso avrà in mano la vittoria.

Kathleen e Vikram daranno il loro contributo a discapito dei sentimenti e per l’amore della patria.

Un libro scritto in terza persona ma che dà una visione completa e dettagliata delle vicende in corso.

Una miriade di sentimenti ed emozioni che pervadono ogni singolo capitolo, la storia che si “annienta” di fronte al cuore e quel presente che rincorre i ricordi, in attesa della quiete.

Ritrovarsi a distanza di anni? O dimenticare per chiudere con il passato?

Una lettura che mi ha “appagata” e soddisfatta.

 

firma Claudia

 

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