Recensione “KULTAD: Il Vampiro” di Francesca Daniele e Max Black

 

: Là dove le onde del mare sfiorano la sabbia, dove il molo della nave del Capitano Flag trova il suo attracco, sorge una stamberga sgangherata, dall’aria decisamente decadente. È lì che i Continium si fermano a riposare, narrando le loro gesta a Eterni e creature divine. Ed è proprio in quel luogo, tra una pinta di birra e un bicchiere di rum, che ha inizio la nostra storia. Qui, Kultad il Vampiro svelerà infine il segreto della sua nascita.

Spiegate le vele: il nostro viaggio sta per cominciare.

 

Un piccolo romanzo che meritava di avere una storia tutta sua ma che, ahimè, è stata troppo breve.

Sarebbe bastato qualche capitolo in più, una manciata di pagine che avrebbero arricchito la storia facendo entrare il lettore in empatia con il protagonista.

Troppo frettolosa, troppo veloce, troppo breve per riuscire ad assaporare  e assorbire gli eventi.

Parliamo di Kultad il vampiro e della sua nascita, avrebbe meritato qualcosa di più e dopo una serie che ci ha fatto appassionare non è bastata questa semplice novella.

Io avrei voluto sapere, amarlo, scoprire ancora e ancora di più.

Un bicchiere di rum, la sala dei Continium e la storia prende vita.

Anna

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