Recensione “Kaizen” di Sarah Harvey

 

 

 

“Kaizen” è una parola giapponese che indica un miglioramento, grande o piccolo che sia, ma che duri nel tempo. Si tratta di un metodo rivoluzionario adatto a chiunque voglia far fare un salto di qualità alla propria vita e modificare la propria routine. Non sempre, infatti, una drastica sterzata è la soluzione giusta: Kaizen è la filosofia giapponese che incoraggia a soffermarsi sulle proprie abitudini, per stabilire in modo logico e meditato di cosa si ha bisogno e quali potrebbero essere le sfide da intraprendere. Passo dopo passo, i miglioramenti cominceranno ad arrivare. E anche quei piccoli cambiamenti, che nella vita quotidiana sembrano irrilevanti, favoriscono invece una vera e propria trasformazione a lungo termine, con risultati incredibili.Quel che conta è individuare i traguardi importanti: il primo passo per raggiungere il risultato finale.

Sarah Harvey ci propone un metodo per migliorare noi stessi senza stress, dandoci un tempo definito da noi, senza assicurarci un successo immediato e fittizio, ma duraturo e reale.

Capita spesso di leggere di metodi new-age o innovativi per trovare soluzione ai nostri problemi. Quello proposto dalla Harvey non è altro che un modello già noto che ci permette di riuscire a fare piccoli ma costanti miglioramenti nella nostra vita quotidiana, che si parli di noi stessi, del lavoro, delle relazioni, del denaro, della salute…

Ho apprezzato il suo approccio sincero e, spesso, ironico, in cui ci presenta con semplicità assoluta le varie possibilità. Non ci viene detto che sarà semplice, né che la soluzione è ovvia. Il percorso è lungo e personale. Ottima cosa che ripete spesso è che niente di quello che dice è assoluto, ognuno di noi deve farsi un’analisi in base alla propria vita, alle proprie esperienze.

Il kaizen è un percorso fatto di passi piccolissimi, che ci permette di vedere e ottenere dei miglioramenti che possano essere duraturi, senza creare ansie o preoccupazioni, ma anzi diminuendole fino a quasi cancellarle.

Ci vengono proposte varie sezioni, varie domande che dovremmo porci per capire se qualcosa ci è davvero utile, ci da’ gioia e ci fa stare meglio. Dovremmo imparare a fare un passo indietro e guardare la situazione – qualunque essa sia – da più lontano per capirla in maniera oggettiva ed essere reali con noi stessi.

Molto utile, e consigliato dall’autrice, è tenere un diario dettagliato che ci permetta di vedere i miglioramenti fatti, gli obiettivi da raggiungere, le cose positive che ci possano sollevare lo spirito e quelle negative che ci spronino a cambiare una situazione che non ci fa stare bene.

Consiglio vivamente di leggere questo manuale-non-manuale, perché penso sia molto utile anche se non si è ancora pronti a cambiare atteggiamento. Può comunque dare spunti per capire se c’è qualcosa che potremmo/vorremmo cambiare e farci sentire meglio.

Questo libro ci permette di capirci e fare del bene a noi stessi e a chi ci sta intorno.

firma Claudia

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