Recensione “INSTINCT– Breacking point Series 2” di Jay Crownover

 

 

 

 

 

Lo sanno tutti che le apparenze ingannano. Eppure non c’è nessuno che, vedendomi, non mi prenda per un attaccabrighe, una bestia. Il fatto che io sia alto e pieno di tatuaggi devia completamente l’attenzione della gente. In realtà, ho sempre dato molto più peso al cervello che ai muscoli. Anche se non ho scelto di usarlo nel modo più rispettabile. Non sono uno stupido supereroe né un bravo ragazzo. Ho voltato le spalle alla dignità e ho venduto la mia anima al miglior offerente. Uno che non sa salvare neppure se stesso, come potrebbe aiutare gli altri?

Noe Lee è entrata nella mia vita come un fulmine. Brillante ma indisciplinata, capace di muoversi nei bassifondi addirittura meglio di me. Era fastidiosamente adorabile, ma era nei guai. E i guai di qualcun altro non sono mai stati affari miei.

Così, le ho sbattuto la porta in faccia. E dopo che è sparita è bastato un secondo perché capissi che la rivolevo indietro. Quando realizzi di desiderare così disperatamente qualcuno, non ti chiedi cosa sei disposto a fare. Segui l’istinto e basta.

Secondo volume della serie. Ho amato il primo ma  con questoho faticato un po’. Forse quando le aspettative sono alte non sempre è possibile eguagliarle e tanto meno superarle.

L’autrice sa indubbiamente scrivere, coinvolgere, delineare in maniera impeccabile i personaggi, tuttavia mi è mancato quel qualcosa in più per farmi amare il romanzo.

In questo secondo capitolo conosciamo meglio Stark, un uomo che incute timore solo a guardarlo: alto, massiccio, tatuato e con uno sguardo che uccide. E’ un uomo che ha venduto l’anima al diavolo ma ha una sua morale, che non tutti possono condividere, ma che cela un cuore bianco nella sua anima nera. Ha dei principi, odia certi tipi di violenza e quando può fa il giustiziere.

Noe è della sua stessa pasta, una ragazza che ha dovuto lottare dal momento in cui è nata. Combatte principalmente per se stessa, per sopravvivere, per scappare dal suo passato, ma lotta anche per gli altri. I più deboli sanno che possono andare a piangere sulla sua spalla e soprattutto che possono trovare in lei una via d’uscita.

Questa volta però Noe ha pestato i piedi a un pesce troppo grosso per salvare una ragazzina in pericolo e chiede aiuto a Stark.

Chiunque teme quest’uomo oscuro quanto sensibile e, anche se all’inizio si è rifiutato di aiutarla, nel momento in cui scende in campo non c’è storia per nessuno.

Un bel intreccio e una bella introspezione nell’animo nebuloso di entrambi questi personaggi che hanno tanta luce nascosta, che va trovata.

Consigliato!

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