Recensione in anteprima “Orme spettrali” – serie The Spectral Files #5 di S.E. Harmon

Il detective Rain Christiansen si sta abituando alla vita matrimoniale con Daniel McKenna, collega di casi irrisolti, e tutto sembra andare bene. Anzi, più che bene. Ma quando cominciano a parlare di allargare la famiglia, Rain non è sicuro di essere pronto. Sì, una nuova aggiunta potrebbe arricchire le loro vite. Ma potrebbe anche distruggere il delicato equilibrio che hanno raggiunto con il duro lavoro. Vogliono davvero correre questo rischio?

A Rain piacerebbe rimuginarci ancora un po’, ma l’omicidio non gli dà mai tregua. Alcune piste stanno disvelando qualcosa sul mistero decennale della scomparsa della famiglia Parker. Quasi tutti sembravano pensare che i Parker fossero spariti per sfuggire ai debiti finanziari, ma la PTU scopre che la realtà è ben più grave. Sembra che Quinn Parker sia incappata in qualcosa che era meglio lasciare nascosto. Ora che anche Rain vi è incappato, deve fare attenzione a non andare incontro allo stesso destino.

A volte Rain si stupisce di quanta strada abbia fatto rispetto all’agente dell’FBI che non riusciva ad ammettere, nemmeno a se stesso, di vedere i fantasmi. Si è impegnato per imparare a controllare il suo lato paranormale. E anche se il suo rapporto con i fantasmi non è perfetto, si è evoluto in qualcosa di simbiotico… il che è un’ottima cosa. Perché per proteggersi dai vivi, potrebbe aver bisogno di un piccolo aiuto dai morti.

 

Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi vi parlo del libro “Orme spettrali” quinto volume della serie The Spectral Files di S.E. Harmon.

Quinto libro? Di già? Com’è possibile? Mi sembra ieri che ho conosciuto Rain e Danny!

Sono così felice che quello che doveva essere uno standalone sia diventato una serie, perché è diventato una delle mie preferite!

Ora, prima che vi immergiate nella lettura, vorrei avvertirvi che questo libro contiene argomenti che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno. Non preoccupatevi, ci sono sempre risate e amore, ma ci sono anche omicidi, violenza domestica, la morte di un bambino e un accenno al suicidio.

Quando si tratta di fantasmi, Rain ha  imparato (e noi con lui) che è sempre più complicato di quanto sembra. Infatti, quello che doveva essere un “suggerimento” da parte di un fantasma su dove trovare dei corpi, diventa l’ennesima caccia a un serial killer, anzi, a un gruppo di serial killer.

Credo di poter dire che Harmon SA scrivere paranormal polizieschi in maniera molto equilibrata. Mette sempre quel mix di elementi che rendono il libro “giusto”.

In primis, la parte paranormale è la base, anche quando in scena non sta avvenendo nulla che riguarda quella sfera, la sensazione e la consapevolezza che ci sia quell’elemento c’è.

Poi la parte poliziesca, per quanto mi riguarda non è mai banale, ogni caso è intrigante e particolareggiato e i tasselli del puzzle si incastrano perfettamente solo alla fine, per cui è difficile, ma allo stesso tempo interessante, cercare il colpevole.

E che dire di Rain e Danny? Sono una delle coppie più belle di cui ho letto, proprio perché non sono “convenzionali”, hanno un romanticismo tutto loro, fatto di sarcasmo macabro, battute spinte, occhiate taglienti e sess0 riparatore, e la loro relazione è ancora più forte proprio per questo.

«Ricordami, perché ti sopporto?» «Perché sono la tua cazzo di anima gemella, McKenna.» Le sue labbra si contrassero mentre cercava di non sorridere. «È una ragione valida come un’altra, immagino.»

Ma al di là della diversità, se dovessi dire che rapporto mi piacerebbe avere nella vita, sceglierei proprio quello sincero, pieno di risate, fiducia e reciproca comprensione che hanno loro.

«Sei l’amore che non mi sarei mai aspettato di trovare e quello che non sono sicuro di meritare,» disse, ricordandomi una parte dei suoi voti. «E l’ho detto davanti a tutti.»

E se a questo mix super aggiungessimo dei figli? Rain e Danny versione papà me li immagino già, anche se loro sembrano essere… titubanti.


Ora, come ho detto, non è un libro tutto cuoricini e miele, non sarebbe neanche adatto allo spirito della serie e per la coppia, però è l’ennesimo libro GIUSTO.

“«Se solo potessi vedere nella mia testa e vedere quanto disperatamente lo volevo… quanto a lungo ho desiderato quello che abbiamo adesso…» Scosse la testa e sorrise con amara ironia. «Rideresti fino alle lacrime al pensiero che io possa anche solo guardare qualcun altro.»”

Non so se l’autrice scriverà ancora di loro, perché questo libro sembra una chiusura. Una chiusura perfetta e paranormale fino alla fine.

“Quel maledetto uomo. Non mi lasciava nemmeno costruire mezzo muro prima di farlo a pezzi.”

Nel complesso penso che questa rimarrà una delle mie serie preferite in assoluto, e se Harmon dovesse riscrivere di questi due e della loro spettacolare famiglia allargata, senza dubbio ci sarò!

 

 

Dani

 

Loading

La nostra votazione
Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *