Recensione in anteprima “Avery” Serie Men of Bird’s Eye Book #3 di Kat Savage


 

Avery Fletcher è meglio come amico che come fidanzato, o almeno così crede. Cioè, lui e tutte le donne con cui è uscito. Ora predilige incontri brevi e soddisfacenti. Non c’è davvero bisogno di complicare le cose.

Eppure, quando siede da solo sotto il suo portico ad ascoltare le cicale, ha una breve crisi di coscienza e desidera qualcuno con cui parlare.

A Helena Davenport non serve un uomo, né vuole averne uno. Erede della fortuna e degli affari del suo defunto padre, il suo scopo è avere successo. Ma apparentemente neanche nel Ventunesimo secolo è possibile sfuggire alle aspettative della società, e il consiglio d’amministrazione vuole che la regina incoroni un re.

Tutto cambia quando durante un addio al nubilato si ritrova a farsi tatuare da nientemeno che quel cattivo ragazzo di Avery e le viene in mente un piano. Lui è perfetto: tatuaggi, barba incolta, mente sveglia. Oh, ed è anche incapace di innamorarsi di lei. Il finto fidanzato ideale.

Se concederà ai membri del consiglio d’amministrazione ciò che le hanno chiesto forse smetteranno di starle addosso e dovranno rimangiarsi le loro parole. Cosa mai potrebbe andare storto?

Alcuni eventi sociali mettono alla prova la coppia e li costringono a stare vicini. Troppo vicini. La situazione si fa bollente e piuttosto preoccupante.

Il piano di mantenere le cose platoniche inizia a vacillare. Riusciranno i due a non perdere la calma, oppure cederanno al fuoco che divampa tra di loro?

Ci sono dei libri che mi rimangono appiccicati addosso durante la lettura, ai quali penso anche svolgendo le normali attività della mia vita quotidiana. Questa trama pur non essendo originalissima, perché parliamo del solito finto fidanzamento, ha avuto questo tipo di impatto su di me. L’autrice usa una scrittura scoppiettante, soprattutto per quel che riguarda i dialoghi, un botta e risposta al vetriolo, sensuale ed esilarante al tempo stesso, che fanno di questo libro una piccola chicca. Anche i personaggi, Avery Fletcher un tatuatore, rude e selvaggio, e Helena Davenport, ricca ereditiera di uno dei più prestigiosi imperi americani, rientrano nello stereotipo di molte storie già scritte. Tuttavia sono caratterizzati con coerenza e semplicità e mi sono piaciuti molto. Ho apprezzato il modo in cui l’autrice ha fatto evolvere la loro storia d’amore, è stato uno slow born, ma consapevole fin da subito, soprattutto per il nostro protagonista maschile, che ha analizzato le sensazioni e le emozioni che Helena gli procurava in sua presenza e in sua assenza. I sentimenti che provano l’uno per l’altra sono subito chiari ed espliciti, confessati con naturalezza, senza reticenza e senza riserva. La loro storia d’amore inizia con una forte chimica che Avery ed Helena all’inizio contrastano per non complicare le cose, ma che poi lasciano sfogare e lì volano davvero scintille. Le scene sopracitate, sono descritte molto bene con il giusto mix di passione e tenerezza in perfetta linea con lo stile della trama. La storia è narrata al presente dal pov dei due protagonisti ed è un metodo che apprezzo perché mi permette di entrare in sintonia con loro e vivere le loro emozioni. La scrittura è fluida e scorrevole, facilitandone così una lettura veloce e facile, senza tentennamenti di sorta. Quindi, tirando le somme, è un bel libro, pieno di buoni sentimenti, come dicevo non troppo originale, ma che riesce a distinguersi per le battute che i protagonisti si scambiano e per i personaggi stessi. Consigliatissimo!

 

 

BARBARA M

 

 

 

 

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