Recensione “Il segreto del mercante di libri” di Marcello Simoni

 

 

 

Arriva l’atteso seguito della Trilogia del mercante di libri, la saga che ha consacrato Marcello Simoni come autore di culto di thriller storici. Vincitore del 60° Premio Bancarella, Marcello Simoni è tre i romanzieri d’avventura più amati d’Italia, un autore da oltre un milione e mezzo di copie solo in Italia, tradotto in 20 Paesi.

Anno D mini 1234. Dopo due anni trascorsi presso la corte di Federico II, in Sicilia, il mercante di reliquie Ignazio da Toledo torna in Spagna per una nuova, rischiosa impresa: trovare la Grotta dei Sette Dormienti. In questo leggendario sepolcro, sette martiri cristiani si sarebbero letteralmente “addormentati”, secoli prima, in un sonno eterno. Ma non è certo la ricerca di una reliquia a muovere il mercante, bensì il mistero dell’immortalità che pare nascondersi dietro la storia dei Sette Dormienti. Gli indizi di cui Ignazio è in possesso lo conducono tra Castiglia e Léon: la terra da cui viene e dove ha lasciato la propria famiglia. Al suo ritorno, il mercante è costretto però a fare i conti con spiacevoli novità, delle quali la prolungata assenza lo ha tenuto all’oscuro: Sibilla, sua moglie, è scomparsa, forse per sfuggire a una terribile minaccia; Uberto, il figlio, è rinchiuso in prigione con l’accusa di aver ucciso un uomo. Chi si cela dietro queste sciagure? Forse un infido frate domenicano, confessore personale di re Ferdinando III di Castiglia. E una setta di vecchi nemici del Mercante: la Saint-Vehme…

Intenso, avvincente e incalzante.

Non si può dire che Marcello Simoni non sappia scrivere! Riesce a tenerti incollato alle pagine e a trasportarti nei tempi antichi grazie ad una scrittura datata e precisa e ad una narrazione che non lascia scampo.

Incapace di staccare gli occhi dalle pagine, mi sono ritrovata a mangiarmi questo libro in un sol boccone. Sono tante le vicende che si susseguono e si intrecciano in un’intricata matassa che riusciremo a capire solo alla fine, misteriosa anche quella e capace di lasciare uno spiraglio ad un possibile continuo.

La storia è densa di avvenimenti e perfettamente dettagliata. Tanto da sembrare di trovarsi su quelle strade, tra quella gente, tutti descritti talmente bene da sentire i profumi, vedere i personaggi e gli edifici. Ad un certo punto ho avuto la sensazione di sentire la polvere del selciato addosso, tanto mi sembrava di trovarmi sul carro insieme ad Ignazio.

Vorrei spendere una parola proprio su questo personaggio. Ho letto diversi libri di Marcello Simoni e avevo già letto di Ignazio, un personaggio che trovo decisamente maleducato e odioso. Per carità, sapiente e illuminato, intelligente e curioso, ma decisamente antipatico e rude. Perfettamente caratterizzato, in armonia con il tempo in cui viveva, ma mi rimane proprio indigesto. Cosa strana e affascinante al tempo stesso, perché proprio le sensazioni che mi ha lasciato, mi hanno fatto apprezzare ancora di più la storia.

Da ammirare all’infinito, la capacità dell’autore di raccontare fantasia e storia insieme, armonizzandole così tanto bene.

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *