Recensione “Il profumo segreto del mare” di Fiona Valpy

 

 

Solo il cuore ha il coraggio di perdonare il passato. Scozia, 1940. Da quando Loch Ewe, remoto paesino scozzese, è diventato la base per i convogli artici della Royal Navy, la piccola comunità locale ha dovuto assistere a profondi mutamenti. E anche la vita di Flora, figlia del guardiacaccia, sta per essere sconvolta. Il figlio del Lord, infatti, nonostante la disapprovazione del padre, si è innamorato di lei e la tensione tra le due famiglie sembra destinata a distruggere ogni speranza di felicità. Sono passati decenni da allora. La figlia di Flora, la cantante Lexie Gordon, è costretta a tornare al paese e al piccolo cottage dove è cresciuta. Fugge dai riflettori abbaglianti di Londra, e scopre con sorpresa di sentirsi finalmente a casa. Ma il paesino costiero, così come sua madre, nasconde dei segreti. Segreti in grado di mettere in dubbio tutto ciò che Lexie pensava di sapere. Mentre ricompone i frammenti della storia dei genitori, Lexie scopre i coraggiosi e devastanti sacrifici fatti in suo nome. Può darsi sia troppo tardi per recuperare il rapporto con la madre, ma forse Lexie può trovare la forza per superare il passato e guardare finalmente al futuro.

Due storie che si intrecciano, una nel passato, l’altra nel presente della protagonista.

La sua origine, la storia di sua madre Flora, un amore impossibile da dimenticare, Alec.

1940 e i giorni nostri, la guerra contro la pace di quel posto così isolato da averne paura.

Il ritorno alle origini, un sogno sfumato, un figlio da accudire, Lexie ritorna al Kepper’s Cottage, nel cottage di famiglia e in esso trova delle vecchie fotografie e la verità un po’ amara della sua storia.

Bello, bello e bello, non c’è altro da dire. La dinamica della storia è coinvolgente, la storia in sé ti coinvolge, quel passato celato ti attira, quei segreti, quei ricordi che mettono quell’aria di suspense.

Le descrizioni dei paesaggi sono da togliere il fiato, poesie in prosa e ti ritrovi lì in un quadro perfetto, in sfumature di colori così meravigliosi.

“Sul ciglio del sentiero, mezze nascoste nella macchia di sorbi selvatici e betulle, le primule si voltano con le corolle al sole, mentre le timide violette cercano di nascondersi.”
Potrei continuare all’infinito.

“Tu sei la mia ragzza, Flora. L’unica per me. Non diciamoci addio. Diciamo solo: Ci vediamo”.

“Non essere triste, Lexie. La vita è piena di inizi, oltre che di fini.”

 

firma Claudia

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