Recensione “IL PROFUMO DI UN’ESTATE” di SOPHIA LINWOOD

Lucas Fairchild è un uomo brillante e sicuro di sé, con una vita appagata e serena. Ha un titolo nobiliare, ricchezza, una donna bellissima che presto sarà sua moglie. Ma quando la fidanzata lo abbandona alla vigilia delle nozze per fuggire con un altro uomo, il suo mondo si capovolge all’improvviso, la sua vita non ha più senso, più valore, e la guerra che infuria in Crimea gli sembra la sola scelta possibile per mettere fine al suo dolore.

Quattro anni più tardi, Lucas è l’ombra di sé stesso: un uomo cinico, tornato dai campi di battaglia ferito nello spirito e nel corpo, chiuso al mondo e al prossimo.
Lo scontro con la signorina Ainsworth è tanto inaspettato quanto folgorante.
Lei è insolita, con un temperamento anticonvenzionale, un carattere indomito e una lingua affilata. È una donna che sa tenergli testa; ma anche lei nasconde un dolore ineffabile, e cicatrici profonde che le incidono l’anima.

Nessuno dei due si aspetta di rincontrare l’altro, ma il destino sembra volerli affiancare a tutti i costi, e un’attrazione sottile e avvolgente come una scia di profumo si insinua fra di loro trascinandoli in un turbinio di passione e desiderio che si consuma alla luce delle candele.
Due vite ferite.

Due cuori disillusi.

Due anime spezzate che soltanto avvinte potranno completarsi.

 

Ecco un romanzo che mi sento di consigliare agli animi romantici che amano un pizzico di pepe nella trama e ambientazioni di metà ‘800.

Ho amato i personaggi in modo totale: Lucas è un uomo che una grande delusione d’amore l’ha spinto a cercare la morte sui campi di battaglia, ma l’appuntamento con la Signora in nero non era destino. Il suo rientro a casa non migliora la sua situazione, quel tormento interiore si trasforma in dolore fisico, rendendolo un uomo spento e rigido. Tutto cambia quando incontra Artemide Ainsworth nel bosco: la sua lingua tagliente, un temperamento indomito, occhi che virano dall’azzurro al viola e un aroma di camomilla, fanno breccia nella corazza che Lucas si era costruito. Entrambi sono disillusi riguardo all’amore, ma l’attrazione è così totalizzante da spingerli l’una fra le braccia dell’altro, negando a loro stessi l’evidenza che non si tratti di solo sesso

Non ho mai provato nulla di così totalizzante. Senza di te mi sembra di essere vento impetuoso e tempesta. Tu riesci ad imbrigliarmi, a trasformarmi in brezza quieta e calda. Combaci con la parte frammentata che c’è in me. Forse è questo che siamo, meccanismi rotti e disgiunti che possono funzionare solo se riuniti

La trama e il ritmo sono fluidi e piacevolissimi, riscaldati da scene di buon sesso, sottile umorismo e coinvolgimento da parte del lettore che si trova a parteggiare per i due innamorati. Amando in modo particolare i romanzi storici, mi è piaciuta anche l’ambientazione nella campagna inglese di metà ‘800, coi suoi ritmi oziosi, le sue feste sontuose e abiti incantevoli, e l’immancabile cup of tea a fare da testimone a intrallazzi di vario genere.

Come una buona trama che si rispetti non mancheranno ostacoli a vivacizzare gli eventi rimettendo le sorti tutte in discussione.

Veramente carino e consigliato.

 

firma Anna

firma Claudia

 

 

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