Recensione “Il mio bastardo preferito” di Penelope Ward e Vi Keeland

 

 

 

 

Sapresti scegliere tra soldi e amore? Sicuramente hai già una risposta in testa e stai anche pensando che si tratta di una decisione facile. Per me non lo è affatto. Ho già menzionato il fatto che qui si sta parlando di una barca di soldi? Ecco. Uscivo da un periodo stressante e avevo bisogno di starmene per conto mio. Così, ho preso una decisione impulsiva: sono partita e in aeroporto ho conosciuto Carter, per caso. È stata una conversazione bollente, ma poi lui se ne è andato e pensavo che non l’avrei mai più rivisto. Invece… era il pilota del mio volo. Sapevo che innamorarmi di lui sarebbe stato pericoloso: la sua reputazione di playboy era nota in tutti gli aeroporti del mondo e anche se ero certa che mi avrebbe ferita, non l’ho allontanato. Forse una parte di me desiderava essere la ragazza in grado di fargli mettere la testa a posto. Ero completamente ammaliata da Carter e non mi sono accorta che più mi faceva volare e più il rischio di precipitare era alto. Fino a che ho capito di non poter più tornare indietro.

Ti capita mai di fantasticare sul pilota di un aereo? Immaginarlo giovane, bello, sempre in cerca di avventure, con una donna in ogni aeroporto?

Una decisione impulsiva, un viaggio senza una destinazione per riuscire a pensare al suo futuro, tutto questo è quello che si aspettava Kendall sorseggiando un caffè al lounge bar dell’aeroporto.

Ma una camicia macchiata, un po’ di acqua frizzante, un volo suggerito in una destinazione lontana, otto ore creano le basi per una folle situazione.

Uno sconosciuto che si scopre essere il pilota dell’aereo con destinazione Brasile, due giorni all’insegna dell’avventura, due giorni di scadenza per quella folle avventura, due sconosciuti che dividono la camera della pensione di una stramba Maria, due giorni dove i protagonisti proveranno sentimenti estremi senza mai sfiorarsi.

E se alla scadenza si rinnova il viaggio insieme del pilota e della sua passeggera?

“Kendall, torna da me perchè non riesco a respirare senza di te… Sono come impazzito per te, non mi sono mai sentito così. Non so cosa succederà domani… So solo che non posso lasciarti andare, piccola.”

L’alternanza dei punti di vista dei protagonisti facilita a noi lettori l’entrata nella loro psiche, se la prima impressione su Carter era di Dongiovanni incallito, senza un cuore, cambiamo il nostro pensiero appena ci fa varcare la porta di casa.

Lo vedremo nelle vesti di vicino di casa tutto fare, nelle vesti di un figlio, giocatore di bingo e molto altro.

Ci innamoreremo di lui e della sua voglia di dare il futuro sperato a Kendall, odieremo Kendall per il suo modo di trarre le soluzioni in maniera frettolosa e fuggire via.

A volte l’amore di un momento può diventare per tutta la vita.

Anche se il lieto fine è d’obbligo nei romance, ad un certo punto non ci speravo più.

Ottimi personaggi, anche se le situazioni surreali ci lasciano un po’ perplessi, però l’idea è originale, l’amore tra pilota e passeggera non era ancora stato scritto in questo modo, mi è piaciuto molto il messaggio in sottofondo, che non sempre la ricchezza porta alla felicità.

 

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