Recensione “Il fascino discreto dell’amore” di Grazia Cioce

 

 

 

Charlotte Viviani ha ventisette anni e sogna da sempre di fare la giornalista. Appartiene a una nota e ricca famiglia di cui è, benevolmente, considerata la pecora nera, così quando le viene proposto di diventare la nuova voce della Posta del Cuore di una nota rivista femminile è combattuta: da un lato teme il giudizio di suo padre, dall’altro non vede l’ora di mettersi in gioco. Qualche bicchiere di troppo e un incontro fortuito riescono a convincerla a lasciarsi andare. E ancora una volta, com’è nella sua natura ribelle, farà quello che le dice il cuore, e non la testa. Così comincia a rispondere ai messaggi più disparati, finché il #MetodoCharlotte non conquista il web. Il suo stile frizzante e la sua filosofia di vita hanno fatto breccia nel cuore delle lettrici. Ma proprio quando le cose sembrano andare alla grande, una rivista rivale lancia l’offensiva: l’affascinante Mattia Ricci, il caporedattore del settimanale maschile più letto, scrive un articolo di fuoco contro il Metodo Charlotte, screditando l’autrice. Ha inizio una competizione spietata senza esclusione di colpi, che costringerà Charlotte e Mattia a incrociarsi sempre più spesso. E chissà che la sfida non si trasformi presto in qualcosa di diverso…

Questa estate è stata ricca di uscite e la tentazione di leggerle tutte è stata immensa, ho scelto le mie letture sotto l’ombrellone, eppure ho portato con me in cinque giorni di ferie più letture, la seconda in ordine cronologico è stata questa.

Una lettura che mi ha fatto emozionare e non poco.

La dialettica della Grazia è imponente, accattivante, la sua penna è puro idillio, le sue storie… una sorprendente scoperta. I suoi personaggi, poi sono fantastici.

E’ dura saper scrivere un buon chick-lit ma vi dirò che Grazia riesce nel suo intento e per me sarà sempre sul podio in questo genere.

Poche autrici riescono a far centro, e lei è una di queste.

Si cade spesso nei cliché, nel letto e riletto, ma lei usa tutti gli elementi tipici e li rende unici.

Dai dialoghi alle ambientazioni, dai personaggi alle loro storie personali, dalle famiglie che stanno dietro e il loro passato al loro presente avvincente e spassoso.

Due giornalisti alle prese con una specie di reality.

Molto attuale il tema, dove tutti e tutto ormai diventa virale e anche il bacio dato sotto i riflettori crea più emozioni, per non parlare di liti, sproloquiare e risentimenti.

La nostra protagonista è in cerca di se stessa, del suo posto nel mondo, del suo affermarsi a discapito della famiglia e senza sfruttare il suo famigerato cognome, diventa Miss Heart e da lì le rocambolesche avventure ne susseguono a bizzeffe.

“I cuori spezzati non guariscono. Il tempo non aiuta. E panta rei un cavolo. L’ho scoperto sulla mia pelle e ne ho fatto una filosofia di vita.

Due riviste “Donne odierne” e “uomini odierni” a confronto, solo una ne uscirà vincente e si sa che in guerra e in amore tutto è lecito.

Qui la guerra è stata dichiarata a suon di articoli e tra Mattia e Charlotte si lotta, si cade (magnifico il tuffo in piscina), si ride e si rode.

Il rimedio dato dagli esperti è… (rullo di tamburi)… un finto fidanzamento, per vendere più copie, appuntamenti vari ed eventuali sotto l’obiettivo, un bacio, una cena, un’uscita, scioperi con i fiocchi, un pugno dritto… (non spoiler, Cara!!!) e molto altro.

E tra un click e un ciak ecco che la coppia inizia a prendere forma e i muri intorno al cuore a crollare.

Ecco a voi i Machar (Anche Grazia ha shippato!)

Vogliamo parlare del metodo Charlotte e del suo sabotaggio?

E se vi dicessi ceretta brasiliana heart? ecco lì ridevo con le lacrime.

Ho letteralmente adorato le citazioni dei libri di Jane Austen (beh, qui sono di parte, l’adoro!!!) e quelli di SunTzu.

I vari nomignoli tra Mister Heart, o piccola guerrafondaia o addirittura ananas, sono stati da urlo, consoni e coerenti con il contesto.

“Non lo so quella ragazza è… – Dinamite e tu la miccia?”

Il romanzo è inattaccabile, ineccepibile. In una sola parola IMPERDIBILE.

ELEONORA

 

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