Recensione “Il dilemma di Dylan” Serie Maine Men #4 di K.C. Wells

Dylan è stato curioso per un sacco di tempo, ma è pronto a confrontarsi con i propri desideri?

 

Una decisione difficile

Dylan Martin lavora nel medesimo hotel di Ogunquit fin da quando aveva diciotto anni e conosce la procedura: qualsiasi cosa che possa danneggiare la reputazione dell’hotel deve essere comunicata. Quindi dire al rigido direttore che sta per avere luogo la ripresa di un film porno dovrebbe essere scontato.

Solo che Dylan riconosce uno degli attori. Ha osservato le scene di Mark Roman per così tanto tempo che potrebbe descrivere ogni centimetro di quel corpo scolpito, dal grigio delle tempie e della barba fino al tatuaggio sul sedere. Per non parlare del sorriso sexy di Mark, che gli fa venire caldo ogni volta che lo vede.

Ma se Dylan non dice nulla, il suo lavoro è in pericolo. E poi gli viene forzata la mano…

 

Uno studente voglioso

Le scene che Mark ha girato sono un disastro ma c’è un aspetto positivo, sotto forma di un tipo carino e sexy nel bar locale. Solo che il ragazzo gli sembra familiare, nonché nervoso, e di colpo capisce. Quando Mark scherza sul fatto che Dylan gli deve una scena per farsi perdonare, questi rifiuta immediatamente, ma il desiderio negli occhi del ragazzo è difficile da ignorare. Dylan ovviamente vuole lui, anche se non riesce a costringersi a dirlo.

Mark vuole essere colui che lo spoglia, che gli mostra quanto può essere sensuale il bacio di un uomo. Vuole far eccitare Dylan, farlo tremare di piacere. Più di tutto, desidera sentire il proprio nome sulle labbra di Dylan quando lo porterà al limite.

Non sarà nulla più di quello. In passato la carriera di Mark è stata un ostacolo, e non si aspetta che con Dylan le cose siano differenti.

Mark conosce un sacco di cose riguardo al desiderio, ma Dylan sta per dargli una lezione

 

 

Hi readers Sale e Pepe,
Oggi torniamo nel Maine dagli uomini dell’omonima serie Maine Men di K.C. Wells, lo facciamo con il libro “Il dilemma di Dylan”.

 

Recensione dei precedenti:

Primo volume:
https://www.letturesalepepe.com/recensione-la-fantasia-di-finn-serie-maine-men-1-di-k-c-wells/ 

Secondo volume:
https://www.letturesalepepe.com/recensione-il-boss-di-ben-di-k-c-wells/

Terzo volume:

https://www.letturesalepepe.com/recensione-lestate-di-sebserie-maine-men-3-di-k-c-wells/

Che dire, questo quarto libro aveva per me un’attrattiva particolare, amo le storie in cui vi è una scoperta di sé, della propria sessualità e il conseguente coming out.
Purtroppo, queste situazioni, così come altre, non sono state ben approfondite come mi sarei aspettata.

I personaggi principali di questo volume sono Dylan, uno degli otto amici che avevamo già conosciuto in precedenza, e Mark.
Dylan lavora in un hotel locale da quando aveva diciotto anni, il suo lavoro non gli dispiace, ma non è totalmente felice della sua vita.

È sul punto di venire a patti col fatto che forse possa essere bisessuale invece che etero e, anche se la presenza dei suoi amici gay e dichiarati lo spinge a farsi sempre domande, i commenti e le idee tossiche che lo hanno circondato da bambino gli impediscono, più o meno consciamente, di riconoscerlo appieno.
Almeno finché Mark, la sua pornostar gay preferita, non entra nell’hotel per cui lavora.
Mark è nel settore del porno da circa diciotto anni, ovvero da quando ha lasciato casa, non ha amici né famiglia e inizia a sentire il peso della solitudine e il bisogno di qualcos’altro nella vita.

Ecco perché, quando nota l’eccitazione mista a incertezza che circonda Dylan nel vederlo, non riesce a fare a meno di essere intrigato da questo mix di sentimenti diversi e avvicinarsi a lui.
Prima come amico e poi come compagno/guida dentro e fuori dal letto.
Anche per Dylan la vicinanza di Mark, per quanto improvvisa e strana, sembra proprio quello che cercava, ovvero una spinta.
E’ affascinato sul piano sessuale da Mark ma non si aspetta che anche la sua amicizia diventi presto importante e forse, proprio perché lo conosce da poco, riesce ad aprirsi più facilmente con lui che con la sua combriccola di amici.

«Avevi di nuovo ragione. Avevamo bisogno di parlare di questo. Il fatto è che mi ero fatto dei viaggi mentali, finché il solo pensiero di dirlo a un’altra anima vivente mi ha riempito di terrore.»

In generale se non fosse proprio per il lavoro fuori dagli schemi di Mark e per ciò che gira intorno alla bi erasure di Dylan, questo sarebbe un libro molto semplice: attrazione, amicizia, amore.
Il fatto però è che proprio questi elementi che danno pepe non sono particolarmente approfonditi.

Non posso dire che non mi sia piaciuto il modo in cui è costruita la loro relazione o lo sviluppo dei personaggi singolarmente, non ci sono situazioni forzate o affrettate; ho trovato fosse carina la relazione, come loro due, oltreché molto dolci insieme.
Tutto però è prevedibile, anche quei pochi momenti di tensione si concludono in maniera sbrigativa e bene.

Non che questo mi dispiaccia sempre, perché la leggerezza ogni tanto ci sta, però in sostanza non era quello che mi sarei aspettata viste le tematiche.

 

“Il Dilemma di Dylan” è il quarto libro di una serie su otto amici che si sono incontrati al liceo e vivono ancora nel Maine, anche se possono essere letti come autoconclusivi, secondo me è meglio leggerli tutti di seguito.
È una serie fresca e romantica, con ambientazioni suggestive e personaggi variegati che non mancano mai di integrarmi, per questo io consiglio sia questo che i precedenti per trascorrere ora di lettura piacevole e divertenti!

 

 

Tivvy

 

Giovanni

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