Recensione “Il delitto di Killman Creek” di Rachel Caine

 

 

 

Gwen Proctor ha vinto la battaglia per proteggere i suoi figli dall’ex marito, il serial killer Melvin Royal, e dai suoi psicopatici complici. Ma la guerra non è ancora finita. Melvin è evaso dalla prigione e Gwen ha ricevuto un messaggio inquietante: “Non sei più al sicuro da nessuna parte”. La sua casa sul lago non è un rifugio, ma una trappola. Così Gwen lascia i bambini sotto la protezione di un marine in pensione e, insieme a Sam Cade, il fratello di una delle vittime di Melvin, comincia la caccia. La sua preda è uno dei killer più sadici in circolazione. Ma la sfida supera anche le sue peggiori paure. La fiducia verso chi la circonda comincia presto a svanire, e Gwen può aggrapparsi solo alla rabbia e al desiderio di vendetta. Lo scontro con Melvin si avvicina. E stavolta soltanto uno di loro potrà sopravvivere.

Sequel de “Il mistero della casa su lago”, quindi vi consiglio caldamente di leggere il primo volume poiché, anche se l’autrice ha dato esaurienti informazioni su quanto accaduto in precedenza, ho sentito spesso la necessità di aver letto il prequel.

 

È un romanzo thriller molto ben strutturato dove i vari personaggi hanno modo di dire la loro nei vari capitoli, rendendo il racconto molto intimo, snaturando le contraddizioni tipiche di chi ha scoperto un crimine così orribile nella persona che ha amato come marito e padre.

 

Gwen è la moglie di Melvin, l’uomo che ha scoperto essere un pericoloso serial killer; l’ombra di un suo possibile coinvolgimento nei delitti continua ad aleggiare su di lei e le persone che le stanno accanto non hanno mai la certezza della sua innocenza. Da donna sottomessa si è trasformata in una guerriera per proteggere se stessa e i suoi figli. La trasformazione avuta a causa del trauma subito l’ha resa una donna nuova, determinata e agguerrita, pronta a uccidere colui che le ha dormito accanto per anni.

 

Lanny è la figlia adolescente di Gwen e Melvin, si trova strappata dalla sua vita e dai suoi amici, ma comprende la gravità della situazione e fa di tutto per proteggere il fratellino Connor. La ribellione tipica adolescenziale trova sfogo nella rabbia verso il padre che ha causato tutto quanto.

 

Connor è il figlio minore, ancora troppo giovane per comprendere l’entità della situazione, è in pericoloso equilibrio fra temere il padre ma rimpiangerne la presenza, osserva tutto dietro ai libri che gli fanno da scudo verso il mondo.

 

Sam è il fratello di una delle vittime di Melvin, ha avvicinato Gwen inizialmente con lo scopo di vendicarsi di colei che pensava fosse una complice, ma il suo cuore intuisce la vera natura della donna e la aiuterà nella caccia all’uomo.

 

Mentre Gwen e Sam danno la caccia a Melvin, non fidandosi totalmente delle autorità che non conoscono i perversi meccanismi mentali del killer, i personaggi vengono a loro volta inseguiti dall’uomo che si avvale di una rete di haters chiamata Absalom. Vi fanno parte pericolosi hackers che riescono sempre a mettersi sulle tracce dei protagonisti, utilizzando ogni tecnologia e infiltrandosi ovunque.

L’organizzazione si rivelerà essere ancora più pericolosa e strutturata di quanto sia sembrata all’inizio.

 

È un’altalena di emozioni quella che fa provare la lettura di questo romanzo, il ritmo è molto dinamico pur mantenendo l’introspezione dei personaggi. Eccellente lettura per gli amanti del thriller che consiglio senza riserve.

firma Anna

firma Claudia

Loading

La nostra votazione

Pubblicato

in

da

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *