Recensione “ Il cielo protegga gli innocenti” – Serie: Henry Rios #1 di Michael Nava

 

Ci sono casi capaci di deviare una carriera e incontri che cambiano la vita. Henry Rios – giovane avvocato talentuoso e idealista deciso a vivere allo scoperto nella California degli anni Ottanta – ne ha conferma durante il suo primo incontro con Hugh Paris, un affascinante ex tossico arrestato per possesso di droga proprio quando si era ripromesso di restare pulito. Hugh gli racconta una storia improbabile di violenze e lontani omicidi avvenuti nel cuore della sua facoltosa famiglia. Rios è scettico, ma la scintilla dell’attrazione erotica accende tra loro un’avventura ossessiva che si conclude solo quando il corpo senza vita di Hugh viene ritrovato con un ago nel braccio nel campus della grande università privata fondata dal suo trisnonno. Rios si rifiuta di credere a un’overdose accidentale e, deciso a dimostrare il suo omicidio, comincia una crociata che finirà per portare alla luce segreti molto più torbidi dell’identità dell’assassino del suo amante.

Nel primo romanzo di una serie che ha segnato il gay noir americano, vincitrice di numerosi Lambda Awards, Michael Nava racconta una vicenda intricata e dolorosa, dove fino all’ultimo niente è quello che sembra, e comincia l’affresco potente di un periodo che, nel bene e nel male, ha cambiato l’orizzonte della comunità gay americana.

Hi readers Sale e Pepe, 

Oggi vi parlo del libro “Il cielo protegga gli innocenti”, primo volume della serie Henry Rios di Michael Nava.

Questo autore è per me una nuova scoperta, una bella, bellissima nuova scoperta, per cui non posso che ringraziare doppiamente la triskell per avermi dato la possibilità di leggerlo. 

Generalmente non leggo il genere mistery/noir però spinta dalla contaminazione con la narrativa lgbt ho deciso comunque di avvicinarmi a questa lettura e non me ne sono affatto pentita. 

Sono rimasta affascinata dal modo in cui Nava riesce a delineare i caratteri dei personaggi anche con pochissime righe ed in particolare sono stata catturata da Henry Rios, un personaggio davvero forte, coraggioso, intrigante,  che sono curiosa di scoprire anche nei prossimi volumi della serie. 

Henry è un avvocato, la sua voglia di giustizia è sempre stata forte e lo ha proiettato verso il successo lavorativo in poco tempo, ora però si è interrotta e si ritrova ad annaspare e dubitare di stesso stesso, ad essere pieno di sentimenti negativi, insoddisfazione, agitazione e depressione, l’incontro con Hugh sembra essere la chiave che fa scattare qualcosa e  lo porta al cambiamento. 

Hugh, fragile, incompreso, spaventato, porta con sé un bagaglio doloroso, che a volte lo schiaccia, è pieno di ombre e demoni che non lo abbandonano mai e forse, per questo, è impossibile non innamorarsi di lui. 

“…Potevano due uomini amarsi? Il mondo diceva che qualunque cosa chiamassimo amore era solo una parodia. Quell’idea era un veleno che cominciavamo a bere dal primo istante in cui prendevamo coscienza della nostra diversità e nessuno di noi ne era completamente immune. Combattevamo tutti con il terrore che il mondo avesse ragione, che due uomini non avrebbero mai potuto essere nient’altro che le loro parti e che anche sommati insieme avrebbero dato come risultato zero. Ciò che provavo per Hugh raccontava una storia diversa. Quando stavamo insieme, creavamo qualcosa che era più di quanto ciascuno dei due fosse mai stato da solo.” 

L’incontro e l’amore tra Henry e Hugh, sono descritti nel primo terzo del libro E, se non avessi saputo prima che non ci sarebbe stato HAE, avrei tifato sin dall’inizio per loro, un po’ l’ho fatto COMUNQUE, pur sapendo che poi la morte di Hugh sarebbe avvenuta da lì a breve e che sarebbe stata l’evento scatenante di tutto. 

Al di là dei personaggi è l’intero libro ad essermi piaciuto, scorre in maniera incalzante con un ritmo veloce, ma che comunque permette ed ogni emozione di rimanere impressa. 

Con una scrittura pulita, semplice, senza fronzoli e quasi ELEMENTARE, Nava è  riuscito ad avere un impatto fortissimo e farmi percepire ogni cosa. 

La vicenda descritta è intricata, dolorosa e imprendibile e si svolge sullo sfondo di un periodo che ha cambiato l’intera popolazione ed in particolare la comunità gay. 

Infatti, l’autore inizia già da questo primo volume ad introdurre le prime battaglie per la liberazione omosessuale e a mostrarci i primi scorci di quello che sarà uno dei momenti più brutti ed oscurI per la comunità, gli anni dell’AIDS. 

Eppure, questo libro rimane un inno all’amore e non solo un romanzo con un mistero da svelare o un racconto di denuncia. 

Non posso far altro che consigliarvi questa lettura ed aspettare gli altri volumi di questa serie, che si preannuncia incredibile. 

ELEONORA

 

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