Recensione “Il caso dello studioso seducente” di Tara Lain

 

 

 

 

Il dottor Llewellyn Lewis ha una doppia vita: è allo stesso tempo un impacciato ma stimato professore di storia e l’appariscente Ramon Rondell, famigerato autore di sensazionalistiche teorie storiche. Ramon è il primo a mettere gli occhi su un irresistibile ballerino in un club, ma tocca a Llewellyn incontrare l’assistente universitario Blaise Arthur in un’occasione formale: la cena in onore di Anne de Vere, una discendente di Edward de Vere, diciassettesimo Conte di Oxford, sospettato da alcuni di essere il vero Shakespeare. Anne vuole che Llewellyn dimostri questa teoria, sebbene molti abbiano già tentato di farlo senza risultato, ed è pronta a fare una generosa donazione alla Middlemark University in caso di successo.

Per Llewellyn questa potrebbe anche essere l’occasione giusta per conoscere meglio Blaise.

Non tutti pensano che Llewellyn debba accettare l’incarico o il denaro. Tra fratelli in lite, mecenati rivali, colleghi gelosi e avidi amministratori, chiunque potrebbe tentare di sabotare la sua ricerca… e qualcuno è anche disposto a uccidere per riuscirci.

Quando Anne de Vere viene trovata morta, la polizia sospetta che sia Blaise l’assassino, e soltanto il timido, balbuziente professore che ha conquistato il suo cuore potrà provare il contrario…

Llewellyn ha un doppia vita. È sia il serioso, impacciato e geniale professore di storia, che Ramon Rondell, un autore di fantastiche teorie storiche.

È nei panni di Rondell che vede per la prima volta Blaise, ma sarà poi come Llewellyn che dovrà vedersela con lui.

Il loro rapporto nascerà mentre a Llewellyn viene richiesto di dimostrare la teoria che Shakespeare altro non era che Edward de Vere, diciassettesimo conte di Oxford. Per farlo gli vengono offerti molto soldi e anche una cospicua donazione all’università dove Llewellyn insegna.

Blaise lo aiuterà tra liti, inganni, furti e un omicidio, ma anche lui nasconde qualcosa e anche se Llewellyn ne è convinto non riesce comunque a non innamorarsi di lui, soprattutto quando proprio Blaise sarà accusato di omicidio e la verità verrà finalmente a galla.

Devo dire che la prima parte di questo libro l’ho trovata un po’ pesante, troppo lenta e con infiniti giri di parole che portavano poi a ben poco. Non arricchivano la trama, piuttosto la appesantivano un po’.

La seconda parte invece è stata davvero bella da leggere. Il testo assume un buon ritmo, i personaggi dimostrano personalità e la trama, con tutti i suoi misteri ricamati nella prima parte, si fa interessante e corposa.

Sicuramente una buona lettura, soprattutto per gli appassionati di giallo.

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