Recensione “Il bacio del mare: il sacrificio di Castel Marina” di Maria Cristina Pizzuto

 

 

 

“Il Bacio del Mare” è il racconto di una nonna ai nipotini. È la storia di una compagnia di ragazzi che vanno a trascorrere le vacanze estive a Castel Marina, un paesino di mare. Lì Sabrina conoscerà l’amore e sarà combattuta con i fantasmi del passato e del presente, che faranno capolino interferendo con la sua vita tranquilla. Il padre di Elisabetta segnerà la linea di confine tra la sua vendetta personale, cercando un’anima simile alla sua bambina, e la possibilità per Sabrina di divenire una cosa sola con il suo Intimo, il mare, con cui ha un legame speciale. Solo il mare porterà la vera felicità a Sabrina, in un piccolo effimero bacio, dove esso toccherà il cuore della ragazza. Sabrina, con il suo sacrificio, metterà fine al tragico susseguirsi di eventi. Neanche gli amici usciranno indenni dalle inquietanti circostanze, le cui vite saranno legate per sempre.

Le storie di una nonna durante le vacanze di Natale continuano, questa volta è la storia di Sabrina che, insieme ai suoi amici, va in vacanza a Castel Marina. Qui Sabrina conosce Jacopo, con cui nasce una storia d’amore. Lei si sente per la prima volta completamente piena, capita, ricambiata e amata. Ma Jacopo deve tornare a casa e Sabrina resta ancora al castello. Delle strane allucinazioni colpiscono Sabrina, uno strano malessere la fanno cadere in sogni particolari: è lo spirito del padre di Elisabetta che vuole vendetta per la figlia morta…
La storia scorre veloce, gli ambienti e le emozioni sono veramente molto approfonditi, ma avrei voluto sapere qualcosa di più sugli amici di Sabrina, sia per allungare un po’ la storia, sia per renderla un pochino più completa.

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