Recensione “I segreti della villa di famiglia” di Rebecca Martin

 

 

 

Elly Kramer, un tempo una famosa attrice, trascorre la vecchiaia nella villa di famiglia. Quando viene informata che la nipote, Alea, sta progettando di celebrare il novantesimo anniversario del cinema Odeon – fondato dal padre di Elly – con un libro commemorativo, la donna, elegante e riservata rappresentante di un’epoca sparita, decide inizialmente di tenersi in disparte. Alea, tuttavia, ha già chiesto aiuto a una giovane esperta per mettere insieme fotografie, lettere e testimonianze che ricostruiscano la straordinaria storia dell’Odeon. Ma Elly non vorrebbe scatenare i fantasmi che per tutta la vita ha cercato di tenere a bada, né riportare alla luce segreti, drammi e sensi di colpa taciuti per decenni. L’Odeon, infatti, è indissolubilmente legato a un rapporto profondo ed esclusivo che ha segnato tutta la sua esistenza: la grande amicizia con Tonja, sullo sfondo di una Germania in crisi che si apprestava a diventare nazista. Era il 1923 quando Tonja arrivò nella classe di Elizabeth. Ma nessuno, in quei giorni, poteva immaginare quale tragedia le avrebbe un giorno coinvolte…

Un mistero che aleggia su una villa di famiglia, per essere precisi, il cinema “Odeon”.

Elly è una centenaria vecchietta che ha trascorso gran parte della sua vita con il senso di colpa ed un’amicizia non vissuta appieno.

Tom e Alea decidono di celebrare l’anniversario del cinema Odeon con un libro commemorativo, chiedendo l’aiuto di una giovane esperta storica.

Tra ricerche, capanni degli attrezzi e ricordi sfuocati, si assembla una storia fatta di affetti ma anche di dolore, distanza, incomprensioni e colpe.

Il romanzo si snoda in diverse epoche: ripercorriamo attraverso i racconti di Elly la sua infanzia, la sua amicizia con Tonja, il suo amore per Corbin, la distanza che li ha separati e quell’ultimo atto che li ha divisi per sempre.

Si alterano il presente con gli anni venti e trenta. Viaggeremo con la famosa attrice del momento, tra le scenografie e la storia di quel cinema di lusso che ha visto la nascita di amicizie, amori e bugie.

Un libro in cui aleggia la malinconia, dove il sentimento che prevale è l’amicizia, dove i racconti sono un colpo al cuore, e la colpa verrà sentita per anni.

Dolce, descrittivo, malinconico, il romanzo è una piacevole lettura.

firma Claudia

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