Recensione “Hypnos” di Stefano Pietri

 

 

 

Paolo è un ragazzo brillante che, oltre a lavorare, suona in un gruppo rock e svolge una vita apparentemente normale, a eccezione di una parte buia rappresentata dalla tragica morte dei suoi genitori in un incidente, che ha lasciato orfani lui e la sorella Laura e che tornerà alla luce nella seconda parte della storia. Questa apparente normalità della sua vita viene meno a seguito dell’uccisione di tre ragazze, tutte abitanti nello stesso quartiere di Roma (Monteverde) e che avevano avuto poco tempo prima una breve relazione con lui. Questi avvenimenti turbano il protagonista, ma le cose si complicano ancora di più quando questi conosce Fabiola. Paolo infatti se ne innamora e, visto quello che è accaduto alle altre ragazze, teme per la sua incolumità. Cerca così di evitare che il loro rapporto si spinga oltre una certa soglia, con il rischio del probabile omicidio della sua amata. Ciò porterà i due a lasciarsi con molta sofferenza per entrambi. Per cercare di trovare una via d’uscita alla confusione in cui si ritrova, Paolo intraprende un duro percorso di analisi interiore con uno psicologo, che da questo momento avrà un ruolo fondamentale nello svolgimento della storia. Egli cercherà infatti, attraverso sedute descritte con accuratezza, di portare il suo paziente a scoprire le cause remote che lo hanno portato a ritrovarsi nell’attuale situazione di difficoltà. Quando Laura, sorella maggiore che vive ad Orvieto con il figlio, va a trovare Paolo a Roma, in circostanze casuali conosce Fabiola e, credendo di fare la cosa giusta, le racconta di Paolo e dei motivi dei suoi strani comportamenti con lei, lasciando nella ragazza un comprensibile turbamento. Un giorno a una festa Paolo e Fabiola s’incontrano casualmente, con grande imbarazzo, ma anche con un atteggiamento che lascia spiragli per rivedersi. Dopo aver sperimentato anche l’ipnosi (da qui il titolo del libro), Paolo arriverà finalmente a scoprire dove si cela la verità, anche se la sorte ha ancora in serbo per lui più di un colpo di scena finale.

Questo è uno di quei romanzi che ti scombussola un po’. Un mix tra un thriller psicologico e una storia d’amore, dove ad ogni capitolo si viene sbalzati tra verità e menzogna, con colpi di scena che si susseguono uno dietro l’altro.

Paolo è un uomo single che lavora e suona in una band. Dopo essere uscito con tre donne e aver scoperto che, di volta in volta, sono state assassinate, si preoccupa e ne parla con la sorella, che è medico e che lo indirizza verso uno psicologo. Paolo è arrivato al punto di essere terrorizzato nell’andare con una donna, temendo quello che potrebbe accadere, soprattutto perché stavolta si è innamorato e ha paura per la sua Fabiola, tant’è che la lascia.

Le sedute, grazie anche all’ipnosi, danno i loro risultati che sono sorprendenti, peccato che rimescolano le carte in tavola e fino al termine del romanzo queste carte trarranno il lettore in inganno.

Una piacevole lettura, intrigante, ricca di suspense e colpi di scena, personaggi ben studiati e ben delineati, uno stile accattivante che colpisce e incuriosisce.

Consigliato!!!

ELEONORA

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