Recensione “Honor (The Breaking Point Series Vol. 1)” di Jay Crownover

 

 

 

 

 

 

Non farti ingannare. Non cercare giustificazioni per me. Non sono un uomo per bene. Ho visto cose che non avrei dovuto vedere, fatto cose di cui nessuno dovrebbe parlare. Nella mia vita non c’è posto per onore e coscienza. Ma ho combattuto e sono sopravvissuto. Ho dovuto farlo. Quando l’ho vista ballare in uno strip club, ho sentito il cuore battere per la prima volta. Keelyn Foster era troppo giovane, troppo piena di vita per quel posto, e mi sono reso conto in un istante che doveva essere mia. Ma prima di averla, sarei dovuto diventare l’uomo più temuto di The Point. Per avere qualcosa di decente da offrirle. Adesso è così. I soldi non sono più un problema e non c’è niente che io non possa ottenere. Eccetto lei. È scomparsa, introvabile. Ma non intendo arrendermi. La troverò e la reclamerò. Sarà mia. Perché, come ho detto, non devi farti ingannare. Non sono un diavolo sotto mentite spoglie… Sono un diavolo che padroneggia la scena.

 

Primo volume della nuova serie “The Breaking Point” di Jay Crownover autrice che negli anni ho imparato ad amare molto. Questa serie si ricollega alla precedente sempre ambientata a The Point “The Welcome” e ci parla di uno dei personaggi più inquietanti ed oscuri già incontrati: Nassir.

Qui Nassir acquista una veste del tutto nuova. Si scoprono le sue origini nei primi capitoli che ho trovato, forse, un po’ lenti e complessi ma necessari per far entrare il lettore nel mondo di un uomo molto temuto e, per certi versi, poco amato che ora, invece, trova il suo posto e il suo equilibrio. Nassir è di origini mediorientali e fin da quando è nato ha lottato nel vero senso della parola, divenendo strumento di morte prima ancora che bambino, armato dalla mano della propria madre accecata dall’odio verso chi le aveva ucciso il marito. Ma quella guerra e quell’odio non erano quelli di Nassir che, crescendo, ha cercato la sua libertà a costo della vita. Tuttavia la ricerca di libertà e di un posto dove respirare lo hanno portato sulle strade di The Point, luogo oscuro nel quale per sopravvivere bisogna… lottare. Ecco che Nassir, ancora una volta, non trova pace ma forse non è nella sua natura o nel suo destino. Eppure questa volta può lottare per se stesso, per trovare il suo posto, la sua battaglia. Nella lotta per emergere e soprattutto primeggiare, però, incontra gli occhi di una ragazzina appena diciottenne costretta a fare la spogliarellista per sopravvivere. Quegli occhi rapiranno il cuore di Nassir che per la prima volta vede qualcosa che lo fa sentire vivo e per lei, solo per lei, è disposto a tutto.

Un amore travagliato fra due esseri distrutti dentro dalla vita e dalla violenza, che non cercano amore, ma ne vengono investiti e non possono che fare l’unica cosa che sono capaci di fare: lottare. Lottare contro se stessi e contro tutto il resto del loro mondo a The Point.

Intrecci drammatici, colpi di scena, attacchi esterni alla coppia, gelosie, vendette e molto altro rendono la narrazione complessa e intensa, forse qualche evento violento in meno avrebbe reso più fluida e credibile la storia ma è un giudizio puramente soggettivo.

 

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