Recensione “Fighting Shadows – Incontro con le ombre” di Aly Martinez

 

 

 

Vengo da una famiglia di combattenti. Ho sempre pensato che avrei seguito le loro orme, che niente mi avrebbe fermato, sul ring. Ma tutto è cambiato il giorno in cui ho salvato la vita della donna che amavo. E che non potevo avere.

Mio fratello si è preso cura di me. Mi ha trattato come un eroe. Ma la mia ricompensa è stata la sedia a rotelle.

Paralizzato. A soli diciannove anni.

E la mia vita si è trasformata in un incubo da cui è impossibile scappare.

Finché non ho incontrato lei, Ash Mabie.

Lei, col suo sorriso capace di fermarti il cuore e quella risata che riesce a dissipare tutta la rabbia, tutto il risentimento che mi ribolle dentro.

Con lei, anche la notte più buia può brillare di stelle, e non ha alcuna importanza che tu debba stare steso tra l’erbaccia per vederle.

Però sono stato un idiota a innamorarmi di qualcuno con un talento naturale per la fuga. Neanche potevo camminare, ma avrei passato la vita a rincorrerla.

Ora sono di nuovo sul ring, per la battaglia più dura della mia vita.

A combattere le ombre del nostro passato.

A combattere per reclamare il mio futuro.A combattere per lei.

Secondo volume della serie. Secondo volume dove non si parla di silenzio ma di libertà. La libertà mancata per quella pallottola alla schiena, gambe inferme e una sedia a rotelle di troppo.

Flint si ritrova paralizzato a soli diciannove anni per salvare la moglie del fratello, suo unico grande amore, un’ossessione che l’allontana dalla famiglia.

Tutto questo finchè non incontra Ash, giovane ragazza, allegra, cleptomane, solare e dalla battura pronta, quel suo sorriso genuino che rallegra il cuore.

“Era Flint Page, l’uomo. E io ero ancora Ash Mabie, la criminale che non era abbastanza per lui.”

Questo capitolo si presente leggermente più sottotono rispetto al primo, ma piace lo stesso.

“Forse Ash non era affatto una ladra. Perchè mi aveva ridato molto più di quanto avrebbe mai potuto prendere.”

Sentirsi inadeguata e fuggire per anni.

“Puoi provare a scappare e forse non potrò rincorrerti fisicamente, ma mettiamo subito in chiaro una cosa, Ash. Non ti lascerò andare via di nuovo… Stà con me, Ash. Stanotte, domani, un decennio. Sta’ semplicemente con me.”

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