Recensione “Era una vita che ti aspettavo” di Federica Leone

 

 

Si può fuggire da tutto, ma come ci si può mettere al sicuro, se ciò da cui scappiamo è rimasto ancorato al nostro cuore?

Brienne ha atteso per anni che Connor la vedesse, che si accorgesse di lei e che smettesse di considerarla soltanto una ragazzina. Quando questo è sembrato avverarsi, ha però commesso un errore che l’ha spinta a fuggire, cercando di arginare definitivamente quell’amore che sapeva non avrebbe mai potuto vivere davvero, perché Connor era sbagliato, lui era il buio che spegneva la sua luce.
Ma neppure anni e miglia di distanza possono cancellare un sentimento così forte e, complici l’arrivo del Natale e il ritorno a Waukesha, quegli occhi, che troppo spesso l’hanno torturata in sogno, torneranno a incrociare il suo sguardo, facendo riaffiorare impetuose emozioni, mai del tutto sopite.
Ma cosa si cela dietro al comportamento imperturbabile di Connor? Un cuore che deve solo imparare ad amare o un’anima sgualcita irrimediabilmente perduta?

Una protagonista con le PALLE, ecco inizio così la mia recensione.

Ho adorato Brienne, in tutte le sue sfumature, nei suoi approcci diretti, nel suo stile, nella sua integrità lavorativa.

Lei era off-limit per Connor, la sorella del suo migliore amico e lui con un passato da non far invidia a nessuno.
Lei meritava di più, da sempre, per sempre.

Lui non era certo il ragazzo adatto a lei.

Non avevo mai letto niente di questa autrice, la cover ha avuto la meglio nella scelta, il bad boy della situazione sulla copertina e poi la sinossi hanno fatto scattare la scintilla.

Il primo amore, la prima cotta adolescenziale, la prima delusione, la fuga e il ritorno a distanza di anni.

Ma quando al cuore viene negato l’amore, ecco che quell’amore ritorna prepotentemente.

“Era bello, forse ancor più di quello che ricordavo, più adulto, più uomo… in pratica più sexy. Muscoloso e imponente, naso dritto, capelli folti… e poi, i suoi occhi, quei maledetti e meravigliosi occhi di un colore indefinito.”

(Io a questa descrizione ero già con la testa fra le nuvole, sono debole di cuore, sappiatelo!)

La storia a grandi linee si svolge tranquillamente, ha tutti i cliché del genere eppure alla fine il colpo di scena lascia interdetti.

Mi è piaciuta molta questa lettura, avevo bisogno di amore e di protagonisti che insieme facevamo scintille.

Ha calibrato l’ironia della protagonista con la durezza e il passato ostile del protagonista, riuscendo a scrivere un storia degna di nota.

Vorrei trovare anch’io il mio Angus MacGyver!

ELEONORA

 

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