Recensione “Emerald (The Gemstone series Vol. 2)” di Teresa Greco

 

 

 

Emerald è la prima figlia dei coniugi Miller. Ambiziosa, testarda e cinica, grazie ad Emerald il Quilates ha ampliato i suoi affari varcando il confine della moralità. Gli unici uomini che abbiano mai avuto spazio nella sua vita sono suo fratello Rubin e suo nonno David, ma una vecchia conoscenza del liceo tornerà

“Mi chiamo Emerald e sono la prima figlia di Michael Miller e Lauren Clarcson.” Secondo volume di questa serie che ci ha tenuto incollati fin dall’inizio.

La scrittura della Greco come sempre rende tutto sublime, ogni concetto, ogni tassello è messo con maestria nella trama, tutto ha un suo perchè e tutto alla fine troverà la giusta collocazione nella storia.

L’intrigo della morte dei coniugi Miller verrà svelato?

Ai lettori la sbalorditiva scoperta.

Si parte dall’odio e si arriva all’amore. Lentamente? Diciamo che l’autrice ci ha voluto far soffrire parecchio.

L’inarrivabile Emerald svelerà il suo passato, scopriremo come è arrivata a creare il suo mondo oscuro alle spalle del Quilates.

Un giusto partner per una donna d’acciaio: Killian. Un antico rancore scorre tra di loro, lui sciupafemmine, sportivo, studioso, capitano della squadra di hockey che ha tirato un tiro mancino alla “ragazza di allora” Emerald. Di contro la vendetta che ne seguì fu devastante per la reputazione del rubacuori.

Ora sono su fronti opposti e sulla stessa linea di attacco, due gioielleria a confronto, un gioiello da realizzare. Saranno i nuovi Romeo e Giulietta?

“Diffidi sempre dei nemici. Il loro eterno odio è l’unica certezza che abbiamo, oltre la morte.”

Mai definizione è stata così lontana.

I battibecchi tra i due protagonisti riempiranno gran parte delle pagine e noi li ameremo e li odieremo un po’ di più ogni qualvolta.

“La odio. La odio perchè riesce a distrarmi con la sua bellezza anche quando mi scarica come spazzatura.”

La vendetta starà alla base del loro avvicinamento ma se sul campo di battaglia viene messo il cuore, allora sarà difficile definire il vincente e il vinto.

“Noi siamo nocivi l’uno per l’altra, siamo abituati a primeggiare e vendicarci senza pensare alle conseguenze.”

E loro?

“Cosa vedi dopo di me?”

Un precipizio… una strada interrotta… un blocco arido di asfalto

“Anche due cuori imperfetti possono imparare ad amarsi.”

“Perchè nel mio dopo ci sei ancora tu.”

ELEONORA

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